Guardia finanza scopre 'finto' traffico pneumatici
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Guardia finanza scopre 'finto' traffico pneumatici

mercoledì 10 marzo, 2021

Guardia finanza scopre 'finto' traffico pneumatici. Individuati 5 milioni euro Iva evasa e 25 denunciati.
GUBBIO (PERUGIA), 10 MAR - La tenenza di Gubbio della guardia di finanza ha posto fine a quello che è ritenuto un "sofisticato sistema di frode" finalizzato all'evasione dell'Iva. In particolare una presunta organizzazione criminale operante, da diversi anni, nel settore del commercio di pneumatici, responsabile - secondo gli inquirenti - di avere simulato operazioni di compravendita tra società aventi sede in Lussemburgo e svariati "intermediari" fittizi in Italia.

Individuati "almeno" 5 milioni di euro di imposta evasa mentre sono 25 i denunciati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di omessa dichiarazione, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L'indagine 'Black tyres', durata quasi due anni, ha permesso di rilevare come, in realtà, le gomme provenissero da diversi fornitori (italiani e stranieri), i quali consegnavano i prodotti a grossisti sul territorio italiano, distruggendo - spiega la guardia di finanza - la documentazione di trasporto, così da non lasciare tracce degli spostamenti, formalmente, da una società in Lussemburgo.

Gli investigatori - coordinati dalla procura di Perugia - hanno accertato che gli pneumatici non avevano mai percorso la tratta Lussemburgo-Italia. A loro avviso le "innumerevoli simulazioni di compravendita" servivano solo a rendere più difficile la ricostruzione delle attività, così da potere evadere l'Iva e vendere la merce a prezzi più che concorrenziali. I finanzieri, attraverso mirate ricostruzioni, tramite strumenti di cooperazione internazionale e moderne metodologie d'indagine, hanno appurato come la società fosse, in realtà, un'impresa da considerare "residente fiscalmente in Italia", in quanto completamente gestita da un individuo della provincia di Perugia e individuato 11 rivenditori ritenuti coinvolti nella frode, su tutto il territorio nazionale tra Lombardia, Veneto, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, nonché 10 aziende fittizie (cosiddette 'cartiere' e 'filtro'). Durante le perquisizioni eseguite nel folignate sono stati sorpresi due coniugi che operando con p.c. portatili collegati in rete, erano intenti a creare - secondo la gdf - documentazione fiscale fasulla.


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