Ha un senso accostarsi oggi alla sacra Scrittura?
Fantasticherie del cuore Calabria

Ha un senso accostarsi oggi alla sacra Scrittura?

lunedì 3 ottobre, 2016

Navigare su internet non penso che possa distogliere la gente dal desiderio di entrare pienamente nel mistero della Parola, anche se rischia ogni giorno di essere contrariata da una serie di situazioni che rendono più complicato ciò che dovrebbe essere un fatto naturale. C’è infatti il rischio di cadere in filosofie alternative che usano le sacre scritture per dire l’esatto contrario del loro vero significato o comunque immaginando una serie di “mostruosità” che mettono in serio pericolo la stabilità interiore personale. In molti nel mondo costruiscono una propria Chiesa per avvalorare idee di parte; progetti soggettivi; private antropologie; teologie inedite; basi morali ad hoc; visioni particolari della vita, del tempo e dell’eternità. Da qui il sacrilegio è dietro l’angolo. I suoi effetti cadranno come spade taglienti sulla coscienza di chi si consegna nelle mani dei tanti falsi presentatori dell’insegnamento del Signore.[MORE]

La Scrittura certo non può essere usata per fini esclusivamente umani, perché si rischia di utilizzare la più pura verità di Dio per sostenere le menzogne e le falsità di Satana. Un imbroglio che può attrarre un male potente attorno a chi lo produce e a coloro che lo accolgono quale strada maestra, su cui incamminarsi verso una infondata redenzione. C’è ancora un pericolo tipicamente laicista che fa di tutto per scoraggiare la gente ad avvicinarsi alla verità delle sacre scritture. Non a caso in alcuni ambienti si tenta di presentare la Chiesa come una grande organizzazione di uomini privilegiati, con i mali e i difetti di qualsiasi altra realtà potente associativa mondiale. Un colpo basso insidioso in una società telematica dove l’informazione è accerchiata da un mare di bugie.

Nessuno può negare gli errori dell’apparato ecclesiastico nella storia fino ai giorni nostri, ma tutto questo non ha nulla a che vedere con il mandato che Cristo diede a Pietro per costruire la casa del Signore sulla terra, per la salvezza del mondo intero. Chi sbaglia tradisce Dio e si pone fuori la sua grazia per scelta personale, salvo il ravvedimento sincero che la Chiesa non nega a nessuno. Come quindi accostarsi oggi alla Scrittura? È cosa possibile in una società distratta e altamente consumistica? Prima di ogni cosa, affidandosi ad un maestro spirituale, bisogna vivere una vita sana interiormente, aprendosi allo Spirito Santo. Se quest’ultimo manca in chi ascolta e in chi deve parlare si rischia di operare una violenza interpretativa e conoscitiva contro la stessa parola del Signore. Il danno che ne consegue è spesso sotto i nostri occhi e il cielo si allontana.

Mons. Di Bruno consiglia come predisporsi dinnanzi alla Scrittura: “Ascoltarla, lasciarsi parlare da essa, permettere che essa si sveli al nostro cuore. Dinanzi alla Scrittura Santa si può stare in un solo modo: non parlare noi per essa o con essa, ma ascoltarla in tutto ciò che essa ci dice, prestando alla sua voce ogni obbedienza. Non è la Scrittura che deve obbedire all’uomo, ma è l’uomo che deve obbedire alla sua verità e per questo è necessario che noi l’ascoltiamo, perché solo ascoltando, essa potrà rivelarsi nella sua luce più splendente e radiosa”. Per lo stesso sacerdote il primo modo di accostarsi alla Scrittura non è quello di una sua comprensione immediata, bensì quello di una obbedienza istantanea, senza alcun intervallo. Si ascolta la Parola, la si vive e la si comprende. La vita così cambia meravigliosamente, anche nell’era di internet!

Egidio Chiarella

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