I 100 anni della Grande Guerra. Appello del Papa per la pace in Medio Oriente, Iraq e Ucraina

CITTA' DEL VATICANO, 28 LUGLIO 2014 -  Il 28 luglio di cento anni fa scoppiava la prima guerra mondiale. Quell’ “inutile strage” – come la definì Benedetto XV – “causò milioni di vittime e immense distruzioni”: più di 10 milioni di morti e 20 milioni di feriti, mutilati, invalidi. [MORE]Dopo quella guerra ne sono venute altre centinaia di guerre provocando più di 200 milioni di morti, senza contare i cosiddetti danni collaterali, ovvero, milioni e milioni di donne, uomini e bambini uccisi o dilaniati dalla fame e dalle malattie conseguenza delle stesse guerre e l’immensa quantità di beni e risorse andati distrutti e sottratti allo sviluppo dell’intera umanità.

L'appello del Papa per la pace
Papa Francesco, ieri all’Angelus, ha ricordato il 100º anniversario della Grande guerra, invocando che non si ripetano più gli sbagli del passato. “Fermatevi per favore”. Così il pensiero del Papa è andato ciò che sta accadendo in Medio Oriente, in Iraq e Ucraina, affinché “al centro di ogni decisione – ha aggiunto Francesco - non si pongano gli interessi particolari, ma il bene comune e il rispetto di ogni persona”.
Un pensiero per i bambini
E poi il pensiero ai bambini: “Tutto si perde con la guerra, nulla si perde con la pace, mai più la guerra, penso soprattutto ai bambini ai quali si toglie la speranza, il futuro, bambini morti, bambini feriti, bambini orfani, bambini che giocano sui residui belici e non sanno sorridere, vi prego fermatevi ve lo chiedo con tutto il cuore».

Alessandro Filippelli