Imu, a rischio la cancellazione della seconda rata
Economia Lombardia

Imu, a rischio la cancellazione della seconda rata

giovedì 21 novembre, 2013

MILANO, 21 NOVEMBRE 2013 – Si configura uno slittamento dello stop della seconda rata dell’Imu. Infatti, il Cdm ha deciso di rinviare – probabilmente a martedì - il varo del decreto inerente il sopraindicato provvedimento, ora all'esame del Consiglio dei ministri. Diversi sono i rumors concernenti le motivazioni del rinvio.

In base a fonti di governo, tale provvedimento deve procedere contestualmente a quello sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia che - a sua volta - deve aspettare il beneplacito della Bce. Secondo quanto si apprende, il via libera ai provvedimenti slitterebbe a martedì. In particolare, l operazione di rivalutazione delle quote di Bankitalia, dovrebbe rimpinguare le casse dello Stato di circa 1,2 miliardi. Invece, come riportano le agenzie di stampa, la causa del sopraindicato slittamento sarebbeda imputare alla richiesta del ministro dell'Agricoltura, Nunzia De Girolamo, in riferimento alla cancellazione della seconda rata dell'Imu anche sui terreni agricoli.

A prescindera da ciò, sembrerebbe che il governo sia ancora alla ricerca delle risorse necessarie per procedere all'abolizione della seconda rata dell'Imu. Questo, nonostante il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, abbia cercato di dare delle rassicurazioni, sostenendo che «non ci sono problemi sulle coperture per quanto riguarda la cancellazione della seconda rata dell'Imu».

Entrando nel merito dei numeri, riguardo ai 2 miliardi derivanti dall'aumento degli acconti di banche e assicurazioni, mancano all’appello altri 400 milioni per poter esentare dal pagamento anche i terreni agricoli. A queste somme, si aggiunono i 500 milioni per assicurare ai Comuni il differenziale di aliquota rispetto al 2012. Infatti, stando alle stime fatte l'Anci, sono almeno 600 i Comuni che nel 2013 hanno aumentato l'aliquota sull'abitazione principale, calcolando in entrata circa 500 milioni in più rispetto ai 2,4 miliardi dell'acconto di giugno. Infine, per banche a assicurazioni, sembra che il maxi-acconto Ires e Irap di fine novembre – che dovrebbero valere sia per l'anno di imposta 2013 sia per il 2014 - non potranno evitare un'aliquota superiore al 125%.

(Fonte: Ansa. Foto: freeskipper.blogspot.com)

Rosy Merola [MORE]


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