India: liberi i due giovani italiani condannati all'ergastolo per omicidio
Estero Lazio

India: liberi i due giovani italiani condannati all'ergastolo per omicidio

martedì 20 gennaio, 2015

ROMA, 20 GENNAIO 2015 - Si è conclusa in India, dopo 5 anni di detenzione in carcere, l'avventura giudiziaria di due giovani italiani, Tomaso Bruno, trenutnenne ligure, ed Elisabetta Boncompagni torinese quarantaduenne. 

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I due giovani erano detenuti in carcere da cinque anni perche' condannati per un presunto omicidio, che però aveva tutti i connotati di una tragica fatalità. La vicenda si svolse in India nel 2010, insieme ai due giovani poi accusati dell'omicidio, c'era anche Francesco Montis (fidanzato di origine sarda della ragazza), quest'ultimo venne trovato cadavere nella stanza d'albergo a Varanasi nel nord-est dell'India.

La notizia della liberazione e' stata rivelata dalla madre di Tomaso, Marina Maurizio, e confermata dall'Ambasciata a New Delhi che si e' subito attivata per organizzare il rimpatrio dei due connaziionali, che potrebbe avvenire entro uno o due giorni. Si e' saputo poi che i tre giovani facevano uso di droga e, secondo molti, sarebbe questa la ragione del decesso di Montis: il ragazzo dopo un malore sarebbe stato portato in ospedale dagli amici, ma qui non si sarebbe potuto fare altro che accertarne il decesso.

Per la magistratura indiana si era invece trattato di un "delitto passionale" con cui Tomaso ed Elisabetta si sarebbero voluti liberari della presenza scomoda del fidanzato della donna.

La Corte Suprema che li aveva condannati all'ergastolo, non aveva voluto prendere in considerazione neanche una lettera della madre di Francesco con cui ammetteva che il figlio era già sofferente di una grave asma che avrebbe potuto essere la causa del decesso.

 

Pasquale Rosaci (fonte immagine: oggi.it)


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