Influenza: infettivologi, priorità al vaccino che agli antibiotici
Cronaca Lazio

Influenza: infettivologi, priorità al vaccino che agli antibiotici

mercoledì 11 ottobre, 2017

ROMA, 11 OTTOBRE - All'inizio di una nuova campagna vaccinale contro l'influenza, la SIMIT - Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, lancia un appello affinchè sia effettuata nel massimo numero possibile la vaccinazione degli anziani, delle persone portatrici di patologie croniche debilitanti, delle persone in marcato sovrappeso e delle gravide.

Secondo studi di settore, la copertura vaccinale delle persone over 65 anni in Italia rimane tra le più basse d'Europa. Lo scorso inverno risulta che si sia vaccinato solo il 52,6%, mentre l'obiettivo fissato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è del 95% per gli anziani e al 75% per le altre categorie.

In Italia il miglior risultato mai ottenuto (68,2%) si è registrato nel 2005-2006. La progressiva flessione osservata negli anni successivi si è paradossalmente accentuata dopo la comparsa, nel 2009, del nuovo virus pandemico H1N1, rivelatosi meno pericoloso di quanto paventato. Ciò ha contribuito a creare una ingiustificata sensazione di sicurezza che ha alimentato un'ulteriore disaffezione verso la vaccinazione. 

"Nel novembre 2014 - sottolinea il prof. Massimo Galli, direttore Divisione Clinicizzata di Malattie Infettive AO- Polo Universitario di Milano e candidato ad essere il nuovo presidente SIMIT - un allarme del tutto ingiustificato, provocato dalla segnalazione di alcuni decessi in anziani arbitrariamente accollati alla vaccinazione anti influenzale, ha avuto nei media una vasta eco, certamente superiore a quella della successiva smentita. Difficile pensare che l'adesione alla vaccinazione non ne abbia risentito, visto che è precipitata dal già desolante 55,4% dell'anno prima al 48,6%, il minimo storico di questo secolo."

In realtà, ha sottolineato il Prof. Galli "l'analisi su un campione di 32 città ha evidenziato che il picco di mortalità osservato nei mesi di gennaio-febbraio era dovuto ad un aumento significativo della mortalità nella popolazione molto anziana (tra gli 85 e i 90 e sopra i 90 anni). Difficile non attribuire all'influenza un ruolo di rilievo nel causare una parte importante di questi decessi".

Il Congresso della SIMIT, che si terrà a Salerno dal 15 al 18 ottobre, rappresenterà per il Prof. Galli "un momento di confronto su tutte le tematiche e le problematiche più attuali che coinvolgono la nostra disciplina a livello nazionale e talvolta mondiale. Nel contempo, il congresso rappresenterà un momento di incontro tra vecchie e nuove generazioni, non solo di infettivologi, ma di tutti quegli specialisti di altre discipline che sono coinvolti in una visione moderna della gestione multidisciplinare delle infezioni".

La SIMIT, in collaborazione con le altre Società scientifiche interessate, in conclusione "intende promuovere un programma che favorisca l'implementazione delle vaccinazioni dei pazienti che appartengono ai gruppi di patologie indicate nel Piano Nazionale di Vaccinazione"

Emanuela Salerno

Fonte immagine: www.primocanale.it

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