L'eutanasia al centro del  film "Mare dentro"
Cultura e Spettacolo Calabria

L'eutanasia al centro del film "Mare dentro"

venerdì 20 marzo, 2015

20 MARZO 2015 - Il tema dell’eutanasia domina il film “Mare dentro” di Alejandro Amenabar, Spagna 2004, inserito nella rassegna cinematografica promossa dall’associazione Una, diretta da Carlo Carere.

Il film  sarà proiettato al teatro Umberto, domenica 22 marzo alle ore 18, e sarà preceduto da un filmato in cui si invita il Parlamento italiano a approvare una legge sul fine vita e il testamento biologico a testimonianza del sostegno offerto dall’associazione Una alla proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita, e al diritto alla libertà di scegliere. Subito dopo sarà letta una lettera scritta per l'occasione e indirizzata a tutti i soci da Mina Welby, membro dell'associazione Luca Coscioni. 

Si passerà alla visione del film che, presentato in concorso alla 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, annovera fra gli interpreti Javier Bardem, vincitore proprio a Venezia della Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile, e Belén Rueda. Al centro la vera storia del pescatore spagnolo Ramón Sampedro ( interpretato da Javier Bardem), costretto a letto perché diventato tetraplegico in seguito ad un tuffo da uno scoglio finito male. Passa il tempo a guardare dalla finestra, a scrivere poesie e a combattere per ottenere il diritto all'eutanasia non c'è musica, voce, affetto che lo possano tenere legato alla vita.  [MORE]

A sostenerlo su posizioni opposte sono due donne, Julia e Rosa, che si trovano a fare i conti con i principi che fino a quel momento hanno regolato le loro vite. Alla fine però Rosa, giovane madre divorziata ed amica di Ramon , di cui aveva però sempre criticato il desiderio suicida, acconsente per amore ad aiutarlo nei suoi propositi, porgendogli un bicchiere in cui ha sciolto una dose letale di cianuro di potassio. Finalmente libera Ramon di quella vita che da anni non sopportava più dopo aver registrato il suo ultimo accorato appello al diritto all'eutanasia volontaria per quanti soffrono. Non mancano nel film momenti toccanti come quello in cui Ramon racconta l’incidente ad un’amica mentre tutta la vita gli passa davanti agli occhi, scandita dalla rapida successione delle fotografie dei volti, dei luoghi, delle ragazze amate. Tra le altre scene più incisive ne spicca una di pura fantasia, precisamente quella del volo immaginario di Ramón dal letto in cui è costretto a giacere oltre la finestra di casa e giù, fino alla spiaggia, sulle note dell’aria “Nessun dorma” di Giacomo Puccini.


Lina Latelli Nucifero


Autore
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