M5S: "Vergognosa l'indicazione di voto sul CETA"
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M5S: "Vergognosa l'indicazione di voto sul CETA"

martedì 30 maggio, 2017

 ROMA, 30 MAGGIO - Roberto Fico e Carlo Martelli, capigruppo del M5S alla Camera ed al Senato, hanno duramente criticato, definendola vergognosa, l’indicazione di voto data dal primo ministro Paolo Gentiloni al Parlamento, per ratificare quanto prima il CETA.

“L’accordo di libero scambio svenderà i servizi pubblici italiani, renderà irreversibili le privatizzazioni e sdoganerà OGM e carne trattata con ormoni in Europa” hanno poi proseguito i due esponenti del Movimento, sottolineando che “Gentiloni ha deciso da che parte sta”.[MORE]

“Gli altri partiti risponderanno come il premier al diktat delle multinazionali votando a favore della ratifica, o avranno il coraggio come il M5S di restare fedeli ai cittadini e votare contro il CETA?” hanno infine rilanciato Fico e Martelli.

Intanto, nell’incontro con il primo ministro italiano, Justin Trudeau, premier canadese, ha salutato con soddisfazione l’imminente entrata in vigore dell’accordo, ricordando che “ridurrà le barriere commerciali e creerà più opportunità per gli imprenditori”

Cos’è il CETA? Il Comprehensive Economic and Trade Agreement è un trattato di libero scambio tra Unione Europea e Canada. La colonna portante dell’intero accordo è l’eliminazione delle tariffe doganali, affiancata inoltre dalla possibilità per le imprese europee e canadesi di partecipare alle rispettive gare di appalto reciprocamente, dal mutuo riconoscimento di alcune professioni e da altre norme di liberalizzazione.

Ad ogni modo, il CETA prevede anche la garanzia della tutela delle denominazioni d’origine, l’adeguamento del Canada alle norme in materia di diritto d’autore ed il rafforzamento della protezione della proprietà intellettuale. Inoltre, la disciplina europea in materia di OGM e di carne trattata con ormoni resterà pienamente in vigore, rendendo nei fatti infondate molte delle preoccupazioni palesate dalle opposizioni.

A che punto è l’iter di ratifica? L’accordo è stato firmato a Bruxelles il 30 ottobre scorso, poi approvato dal Parlamento Europeo il 15 Febbraio 2017. Attualmente è in fase di finalizzazione il processo di ratifica da parte dei parlamenti nazionali dei 28 membri dell’UE. L’entrata in vigore è prevista per il 1 giugno.


Paolo Fernandes

Foto: investireoggi.it


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