Mantovani: «Posso segnalare qualcuno». Bufera sul vicepresidente della Regione Lombardia
Politica Lombardia

Mantovani: «Posso segnalare qualcuno». Bufera sul vicepresidente della Regione Lombardia

martedì 20 maggio, 2014

MILANO, 20 MAGGIO 2014 - “Segnalare”: giudicare degno di segnale; rendere noto; rendere evidente qualcuno; fare dei nomi per proporli all’attenzione degli altri. Sinonimo di raccomandare.

Questo è quanto dice il vocabolario della lingua italiana a proposito di tale verbo che con tanta facilità e naturalezza, roba da far venire i brividi, è stato utilizzato dal vicepresidente della Regione Lombardia, nonché assessore alla Salute Mario Mantovani, durante un comizio svoltosi lo scorso 6 maggio ad Arconate (MI).

Quest’ultimo è il paese dove lo stesso Mantovani è il sindaco uscente, e dove alle prossime elezioni amministrative è candidata la nipote Samanta Rellamonti. «Ho nelle mie disponibilità – ha affermato Mantovani – perché voi me le avete consentito, eleggendomi alla Regione Lombardia, anche di segnalare delle persone». Evviva la politica! Il video, ripreso da un videoamatore, e pubblicato da Repubblica.it, ha scatenato attorno alla figura dell’assessore alla Salute un’immediata polemica. E non poteva essere diversamente.

Le opposizioni hanno chiesto le immediate dimissioni e ulteriori controlli sugli appalti riguardati la sanità lombarda e l’Expo 2015. Di contro Mario Mantovani ha provato a rimediare affermando: «se qualcuno ha inteso le mie parole come una raccomandazione si sbaglia, volevo essere un incitamento ai giovani per iniziare carriere importanti». Cosa intenda poi per “carriere importanti” non è dato sapere.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che si è limitato a dire: «Queste cose non si dicono e non si fanno». Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda di Forza Italia, ha invece detto: «A volte nell’ambito di un comizio capita di usare parole accese e toni forti – per poi aggiungere –. A posteriori, guardando quel video, quelle parole sono inopportune».

Più duri i toni del segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri: «Mantovani deve lasciare, non ha vigilato e ha anche vantato pubblicamente la raccomandazione come metodo per ricoprire incarichi pubblici nella sanità».[MORE]

Un vecchio adagio indiano diceva: "Nasce prima il pensiero, segue la parola, le è servo fedele l’agire”. All’interno dell’alta concezione della politica, intesa come “bene comune”, un uso responsabile del vocabolario sarebbe un buon inizio.

(Immagine da qn.quotidiano.net)

Giovanni Maria Elia

 


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