Marcegaglia, "riforme in una settimana o esecutivo a casa"
Politica Emilia Romagna

Marcegaglia, "riforme in una settimana o esecutivo a casa"

martedì 20 settembre, 2011

BOLOGNA, 20 SETTEMBRE 2011 - Al convegno inaugurale del Cersaie di Bologna, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia lancia un messaggio forte,"O il governo è in grado domani, nella prossima settimana, di varare riforme serie, forti e impopolari che creino una discontinuità chiara sui mercati, oppure questo governo deve andare a casa. L'ho detto chiaramente e non ho paura di dirlo".[MORE]


La Marcegaglia continua ribadendo che "Certamente la preoccupazione c'è. Standard & Poor's ci declassa perché c'è una fragilità del governo nell'implementare le decisioni prese e perché non si cresce". Marcegaglia insiste sulla mancanza di decisioni. "Questo è il tema che ritorna, quindi noi ribadiamo che è una questione veramente di ore e di giorni". Riferendosi alla seduta dell'esecutivo che dovrebbe riunirsi giovedì mattina, la numero uno degli industriali precisa che "è essenziale che in quella riunione si decidano delle cose che diano assolutamente discontinuità".


Marcegaglia indica poi alcuni interventi urgenti secondo la Confindustria. "La riforma delle pensioni, la riforma fiscale, un abbassamento delle tasse su imprese e lavoratori ed un eventuale aumento delle tasse sulle cose e sui patrimoni, una grande vendita di patrimonio immobiliare e investimenti su infrastrutture e ricerca. Se queste cose non succedono velocemente, se non faremo questo piano organico e chiaro da mettere in pratica subito, ma ancora iniziative e spot minori, il rischio per l'Italia e anche per l'Europa è molto forte".


In riferimento alla reazione dell’esecutivo alla suddetta decisione dell'agenzia di rating, la presidente di Confindustria ritiene che, anche se S&P legge i giornali, la sua decisione derivi da una valutazione complessiva legata anche al debito pubblico, al deficit.


Poi, la stessa, sottolinea, “Siamo un Paese serio e siamo stufi di essere lo zimbello internazionale quando andiamo in giro a esportare i nostri prodotti all'estero. Non vogliamo essere derisi per colpe che non abbiamo. Siamo stufi di essere considerati con un sorrisino perché vogliamo essere giudicati su quello che facciamo e sui nostri prodotti perché siamo persone e imprenditori seri. Continuerò a essere una voce autonoma e indipendente e a dire la verità, siamo in un momento difficilissimo in cui o si ha il coraggio di decidere cose anche impopolari nei prossimi giorni o si rischia molto”.
 

Rosy Merola


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