Milano, l'ultimo saluto alle vittime della strage del tribunale
MILANO, 15 APRILE 2015 - Duomo di Milano gremito di persone oggi pomeriggio per dare l’ultimo saluto alle vittime della sparatoria avvenuta in tribunale giovedì 9 aprile, per mano di Claudio Giardiello. [MORE]
Dopo le esequie di Giorgio Erba, la terza vittima della strage, celebrate in forma privata questa mattina nel Duomo di Monza, verso le 16 di oggi si sono tenuti i funerali di Stato del giudice Fernando Ciampi e dell’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. Presenti, oltre ad amici e parenti, anche diverse autorità, tra cui il presidente Mattarella, il quale ha incontrato i familiari delle vittime nella cripta del Duomo, esprimendo loro parole di cordoglio.
In prima fila anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che ha proclamato lutto cittadino e ha invitato tutti ad osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime, i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini e il presidente della Corte d’Appello di Milano Giovanni Canzio. Tra gli altri vi erano anche l’ex procuratore Francesco Saverio Borrelli, Umberto Ambrosoli, le parlamentari di Forza Italia Maria Stella Gelmini accompagnata dall’ex sottosegretario Giacomo Caliendo, Daniela Santanché e Laura Ravetto, i parlamentari del Pd Ivan Scalfarotto ed Emanuele Fiano e l’ad del Milan Adriano Galliani. Ha preso parte alla cerimonia anche Stefano Verna, il commercialista rimasto ferito nella sparatoria.
A presiedere la celebrazione, l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, che ha così introdotto l’omelia: «In questa ora di pena ci accompagni una fede forte, una speranza certa. Una sconvolgente circostanza ci ha convocati in questo Duomo, in qualche modo come rappresentanti di tutti i milanesi e non solo. Il nostro cuore è ancora colmo di angoscia per l’orrore di tre brutali omicidi e di due ferimenti».
«Quasi impossibile trovare le parole per i familiari e gli amici – ha proseguito Scola- Questa tragedia ci lascia ancora più sconcertati perché si è consumata in un luogo emblematico, un pilastro costitutivo della vita civile del Paese (…) Come stare di fronte alle bare di questi nostri fratelli a cui la vita è stata rubata in modo tanto atroce e sconvolgente?». Poi, citando il libro della Sapienza, ha concluso: «L’amore può vincere realmente la morte, anche questa orribile morte, ce lo insegnano i familiari delle vittime».
Il cardinale ha poi rivolto il pensiero all’autore della strage: «Le vittime innocenti di questo sciagurato pluriomicida ci chiedono almeno di pregare perché Claudio Giardiello attraverso la giusta pena espiatoria, prenda consapevolezza del terribile male che ha compiuto fino a chiederne perdono a Dio e agli uomini che ha così brutalmente colpito».
Per il sindaco Pisapia «bisogna andare avanti uniti contro qualsiasi tipo di violenza», serve «uno scatto d’orgoglio per superare il momento di dolore». Poi ha aggiunto, «dico che non si possono fare polemiche in questo momento».
[foto: ilsecoloxix.it]
Antonella Sica
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