MILANO, 20 DICEMBRE 2014 - «Non credo che uno stage sia così importante, sento di dare un piccolo suggerimento: il vero rapporto che bisogna stabilire è quello tra il ct e gli allenatori, con l'obiettivo di collaborare insieme con costanza». Lo ha dichiarato l’ex ct della nazionale Marcello Lippi in un’intervista rilasciata i microfoni di Raisport.
«Secondo me il ct potrebbe fare un accordo con i colleghi dei club – ha proseguito l’attuale direttore tecnico del Guangzhou -, soprattutto con quelli più impegnati su tanti fronti, e decidere di evitare di chiamare i giocatori più importanti per le amichevoli. Questi giocano sempre... Il problema dei calciatori non è che si stancano, ma che non possono allenarsi come dovrebbero. Uno stage in più conta poco, per me la cosa importante è la collaborazione».[MORE]
Il tecnico che con la nazionale ha conquistato il Mondiale nel 2006 si schiera quindi dalla parte del club, ma non risparmia complimenti ad Antonio Conte che da giocatore è stato allenato dal tecnico toscano: «Antonio Conte è stato uno dei tanti leader che ho avuto alla Juventus - ha proseguito Lippi - I leader sono di varia natura. C'è il leader tecnico, come erano Zidane e Del Piero, e quello di personalità o silenzioso. Conte era un leader di esempio, era un trascinatore, agli allenamenti era sempre il primo ad arrivare con una voglia ed una determinazione soprattutto in campo».
Paolo Massari
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