Nel Bergamasco, esplosione in una cartiera. Morto un operaio
Cronaca Lombardia

Nel Bergamasco, esplosione in una cartiera. Morto un operaio

venerdì 25 novembre, 2011

BERGAMO, 25 NOVEMBRE 2011 - A Lallio, località nel Bergamasco, un forte boato nel cuore della notte ha scosso gli abitanti della città. La causa di ciò, l'esplosione alle 4 e 30, di una caldaia di una cartiera, la Ca.Ma.2, che purtroppo ha avuto come conseguenza un morto, Rosario Spampinato, 50 anni. [MORE]

La vittima, sposato con due figli, di origine siciliana, lavorava nel cantiere da 19 anni e, al momento dell'esplosione, stava svolgendo il turno di notte insiema ad altri 7 operai, che fortunatamente sono rimasti illesi, nonostante la portata dell'incidente. Il corpo della vittima è stato ritrovato solo alle 6.15.

Infatti, lo scoppio della caldaia ha avuto gli effetti di una bomba, generando danni non soltanto all'impianto industriale, ma a tutta la cittadina, provocando danni nel raggio di circa un chilometro. L'onda d'urto dell'esplosione ha fondato le vetrine di negozi e bar. Danni anche all'interno delle abitazioni.

Al momento la zona è stata delimitata, sono ancora presenti i vigili del fuoco a causa delle altissime fiamme che si sono propagate nell'azienda e per la messa in sicurezza dell'area. Ancora sconosciute le cause della deflagrazione.

 Tutto questo, nella ricorrenza del quinto anniversario del disastro di Campello sul Clitunno in cui persero la vita quattro lavoratori, Nel messaggio inviato daI Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al Sindaco di Campello di Clitunno, Paolo Pacifici, ha affermato,"Va in ogni caso rifiutata l'idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità"

Giorgio Napolitano, continua sottolineando che, "In ogni caso rifiutata l'idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità. Né alcun cedimento è ammissibile per ciò che deve essere l'impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali, mondo delle imprese, pubblica opinione, insieme con la vigile consapevolezza degli operatori, affinché la sicurezza e la dignità del lavoro abbiano quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica".

(Fonti: Ansa, Corriere della Sera)

Rosy Merola


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