Nichi Vendola e le Fabbriche: vulcani in eruzione
Politica Puglia

Nichi Vendola e le Fabbriche: vulcani in eruzione

lunedì 12 luglio, 2010

 BARI - Nichi Vendola riparte dalla sua Fabbrica, quella di Bari in via De Rossi (solo coincidenze?...) da cui uscì trionfante il 29 marzo quando fu riconfermato Presidente della Regione Puglia.
Nel comizio che ne seguì, in Piazza Prefettura,, promise ai tanti ragazzi di voler tenere in vita quei piccoli laboratori di idee sparsi tra Gargano e Salento, Tavoliere e Appennino Dauno: oggi sono 338 (dalla Valle d’ Aosta fino alla Thailandia…) e l’appuntamento, per gli “operai della politica” e per quanti vogliano semplicemente incontrarsi e condividere idee, esperienze, progetti è dal 16 al 18 luglio, presso la spiaggia di Baia San Giorgio, sempre a Bari.[MORE]
Meeting, conferenze, dibattiti, seminari (cliccando sul link trovate il programma completo http://www.nichivendola.it/cms-upload/programma_eyjafjallajokull1.pdf ) all’insegna di un nome impronunciabile ma divenuto ormai famosissimo: Eyjafjallajokull, il celeberrimo vulcano islandese che con la sua eruzione ha messo sotto scacco l’ Europa ed i suoi aeroporti causando danni economici ingenti.
“Eruzioni di buona politica” come sottotitolo dell’iniziativa il cui protagonista indiscusso (fino a prova contraria) sarà comunque lui, Nikita il rosso, che stamattina ha presentato l’ evento.
Ne ha per tutti. In ordine temporale: per la “cattiva politica, che salva le banche e butta a mare il ceto sociale”, quindi per Tremonti “di cui Berlusconi è schiavo, padre-padrone dell’economia dell’ultimo decennio che ha dato il 50% della ricchezza in mano al 10% degli Italiani come Briatore”; per gli allevatori padani del Nord inadempienti verso l’ Unione Europea, relativamente alle famigerate quote latte, esonerati dal pagamento delle multe grazie all’ emendamento di un senatore nonché sindaco di Molfetta, Azzolini e, di contro, per i cittadini de L’ Aquila costretti a dover subire l’offesa di versare tributi e bollette per una casa distrutta dal terremoto…
“E’ il tempo del cambiamento” continua Vendola “contro il degrado gangsteristico delle nuove logge, delle P2, delle P3 e degli intrecci con la Mafia, dei Verdini e dei Brancher”
Infine l’ultimo affondo, tra politica nazionale e regionale: “Un Governo autoritario ed oppressivo ci priva di un frammento di democrazia e libertà e ci impone un piano di rientro (della spesa sanitaria, ndr) non perché abbiamo sballato i conti ma perché queste sono le regole sciagurate del Patto di Stabilità”.
Un altro modo, più elegante, di chiamare Tremonti.
Di certo non usa vocaboli impronunciabili, come quello del vulcano islandese, ma è pur sempre un fiume in piena. O un vulcano in eruzione.

[Foto tratta dalla pagina Facebook di Nichi Vendola]


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