Non sembra vero: Qualcuno da' ragione agli operatori per gli orari slot imposti
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Non sembra vero: Qualcuno da' ragione agli operatori per gli orari slot imposti

martedì 6 settembre, 2016

GENOVA 06 SETTEMBRE 2016 - ando chi scrive è venuto a conoscenza di questa pronuncia non voleva credere ai propri occhi. Dopo i fiumi di parole, di regolamenti restaurati e rivisti, di vecchie e nuove ordinanze che vorrebbero mettere ordine circa gli orari di accensione e spegnimento delle apparecchiature da intrattenimento, ecco comparire come “fulmine a ciel sereno” un'ordinanza del Giudice Civile di Verona che riconosce “alcuni diritti” di due operatori del mondo del gioco d'azzardo lecito. Sembrerebbe utopistico, ai giorni nostri, visto tutto ciò che si dibatte in questo settore, in modo in cui lo stesso viene trattato dai media e dall'Esecutivo (ed anche da parte di alcuni cittadini), ma è successo veramente e, quindi, vale indubbiamente la pena di citare questo episodio così sporadico che, si spera, possa diventare sempre più spesso adottato dagli Amministratori della Legge.[MORE]

Prima, si desidera parlare di una doppia ordinanza del Giudice Civile del Tribunale di Verona, Massimo Vaccari, con la quale son stati accolti i ricorsi presentati da due operatori di slot machine e da alcuni gestori di  casino online migliori appartenenti al territorio veronese. Ricorsi contro le sanzioni subite per la violazione del regolamento comunale che prevede la limitazione oraria degli apparecchi da intrattenimento nelle fasce comprese dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. Secondo il Magistrato, in realtà, dopo aver accertato il mancato rispetto degli orari, non sarebbe di competenza dell'amministrazione comunale elevare la sanzione prevista dal regolamento sulle slot, bensì al Questore oppure al Prefetto. Il provvedimento, in ogni caso, ha sospeso lo stop all'attività di 77 apparecchi da gioco in quanto esisterebbe un presunto “difetto di potestà sanzionatoria” da parte del Comune.

Poi, si vorrebbe anche citare un'altra piccola “pseudo vittoria” come quella precedente: il Comune di Sannizzaro vuole accogliere la richiesta di alcuni commercianti e modificare l'ordinanza in essere che regolamenta gli orari di accensione delle slot machine sul territorio. Sostanzialmente, alcuni negozianti della città hanno sottoposto al Sindaco una petizione affinché vengano ripristinati gli orari di utilizzo delle slot machine nelle tabaccherie e nei bar, superando l'ordinanza della precedente amministrazione comunale che fissava gli orari di accensione dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22. E l'assessore al commercio della cittadina in provincia di Pavia vuole prendere in esame questa petizione, dichiarando che se i commercianti “sono tutti d'accordo è giusto che vengano accontentati”.

Aggiunge anche l'assessore che porterà “questo reclamo” in Giunta sottolineando che, secondo lui, gli orari di spegnimento delle apparecchiature a nulla servono poiché chi vuole giocare... può scegliere altri giochi e, quindi, non viene preservato il “tanto declamato” abuso del gioco. Gli interventi da fare sarebbero diversi e molto più circostanziati. Sannazzaro è un piccolissimo comune con appena cinquemila abitanti e la gente va al bar a fare colazione... e magari spende qualche euro nelle macchinette, ma non certo 500 o 1000 euro. L'obbiettivo dei commercianti è di consentire il funzionamento degli apparecchi dalle 8 alle 22, senza restrizioni di alcun tipo.

Questi due episodi seppur diversi e molto specifici, forse, stanno a prevedere che gli operatori del gioco cominceranno ad essere ascoltati, che forse le restrizioni sono state troppe e poco “fruttifere” nei risultati: per lottare contro l'abuso del gioco si capisce quanto sia urgente e determinante che la Conferenza Unificata del prossimo settembre... arrivi a qualcosa: se lo stanno aspettando tutti.

 


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