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Novara, writer travolto da un treno alla stazione di Arona

Domenico Carelli
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Novara, writer travolto da un treno alla stazione di Arona
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NOVARA, 06 AGOSTO 2015 - Tragedia alla stazione di Arona, in provincia di Novara, dove un writer di vent’anni, Edoardo Baccin, ha perso la vita all’alba (poco prima delle 4), investito da un treno merci proveniente da Domodossola e diretto a Milano, mentre era intento a dipingere con la vernice spray un convoglio fermo.[MORE]

Per chi lo conosceva, «era un bravissimo ragazzo, non un vandalo», «il disegno era tutta la sua vita»: la giovane vittima, residente a Somma Lombardo, in provincia di Varese, si trovava in compagnia di alcuni amici (tre coetanei) al momento dell’incidente e sarebbero stati proprio loro a lanciare l’allarme. Secondo le loro testimonianze, raccolte nelle scorse ore dai militari dell’Arma, il malcapitato sarebbe morto sul colpo. Edoardo, figlio di un ex corridore di ciclismo, Marco Baccin, che negli anni Novanta è stato anche tecnico del Comitato regionale lombardo, era solito recarsi nelle stazioni della zona per coltivare una passione che si è rivelata fatale.

Sulle linee ferroviarie interessate dal caso, Domodossola-Milano e Arona-Milano, dopo i disagi di questa mattina, con ritardi per i treni regionali fino a 60 minuti, la situazione sta ritornando alla normalità.

Per il Codacons, il decesso del giovane graffitista è «una morte annunciata. Da tempo infatti - sottolinea l’associazione in una nota - si denuncia l’invasione in Italia di graffiti e altri disegni realizzati dai writer che appaiono in qualsiasi punto delle città, anche in zone a forte rischio per l’incolumità degli stessi disegnatori. Le istituzioni non hanno saputo affrontare e combattere il fenomeno dei writer, lasciando loro carta bianca e la facoltà di mettere in pericolo la propria incolumità». «È giusto esprimere la propria creatività - conclude Codacons - ma nel rispetto dei diritti di tutti e in piena sicurezza, ad esempio allestendo apposite aree nelle città dedicate ai disegni dei writer».


Domenico Carelli

(Foto: oknovara.it)


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Scritto da Domenico Carelli

Giornalista di InfoOggi

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