Nuovo Governo - Cottarelli chiede più tempo, riferirà di nuovo al Colle domattina
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Nuovo Governo - Cottarelli chiede più tempo, riferirà di nuovo al Colle domattina

martedì 29 maggio, 2018

ROMA, 29 MAGGIO – Slitta almeno di un'altra giornata la costituzione di una nuova squadra di Ministri che possa prestare giuramento e chiedere la fiducia ai due rami del Parlamento. Contrariamente alle aspettative di oggi, infatti, il Premier incaricato Carlo Cottarelli non ha presentato al Capo dello Stato una lista definitiva di nomi da proporre quali nuovi responsabili dei vari dicasteri. [MORE]

Al termine di un colloquio durato circa un’ora presso la residenza del Presidente della Repubblica al Quirinale, l’economista cremonese si è allontanato dall’edificio senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti che lo attendevano nella postazione allestita come di consueto nella sala della vetrata. Si era addirittura per qualche istante sparsa la voce di un possibile rifiuto all’incarico da parte dell’ex commissario alla spending review, presto però smentito dal diretto interessato, il quale si è, piuttosto, spostato immediatamente negli uffici di Palazzo Montecitorio per riprendere il proprio lavoro di formazione della compagine governativa. Entrando negli uffici, infatti, a microfoni spenti Cottarelli ha dichiarato che vi è ancora la necessità di approfondire alcune questioni inerenti appunto alla lista dei Ministri, ma ha assicurato che non ci vorrà molto tempo per definire tutto.

Fonti del Quirinale hanno poi confermato la versione fornita dal Premier incaricato, definitivamente chiarita dalle parole del portavoce ufficiale del Presidente Mattarella, secondo il quale Cottarelli avrebbe semplicemente manifestato l’esigenza di avere più tempo a disposizione per approfondire alcuni nodi legati alla lista dei Ministri. Nessuno quindi ha mai parlato ufficialmente di rinuncia all’incarico, nonostante la voce si fosse sparsa tra i giornalisti presenti nei corridoi del Palazzo, diffondendosi sconcerto generale in particolar modo nel momento in cui i corazzieri hanno lasciato la loro tradizionale postazione a presidio della porta della sala della vetrata, in cui si tengono gli incontri istituzionali. Nel protocollo del Quirinale, è questo il segnale che il Capo dello Stato ha lasciato quella sala per fare ritorno al proprio studio privato. Invece, la Segreteria presidenziale ha fatto sapere che Carlo Cottarelli tornerà al Colle domani mattina, aggiornando Mattarella ed eventualmente proponendo i Ministri da nominare. Tutto ciò lascia dunque ipotizzare che il Premier incaricato lavorerà incessantemente a Montecitorio per formare la squadra da presentare al Presidente nella mattinata di domani.

Nelle ultime ore, intanto, ha preso corpo l’ipotesi di organizzare un nuovo election day il 29 luglio. La proposta potrebbe mettere d’accordo i tre principali schieramenti, PD, M5S e Lega (eventualmente, anche FI e FdI), intenzionati a chiamare gli elettori alle urne il prima possibile. Nonostante possa effettivamente cristallizzarsi un accordo tra le principali forze politiche in tal senso, la proposta potrebbe anche essere considerata contrastante con la volontà, più volte manifestata dal Presidente Mattarella, di evitare elezioni in periodo estivo, che rischierebbero di far calare drasticamente l’affluenza ed aumentare l’astensionismo ed il disinteresse dei cittadini. Nel contempo, vi sarebbe il rischio ancora più grave di estromettere dalla contesa elettorale i partiti e le liste più piccole, che non avrebbero la forza mediatica e territoriale necessaria per rispettare le rigide condizioni imposte dall’attuale legge elettorale ai fini della presentazione delle candidature a stretto giro di posta. Soprattutto per la raccolta firme (come alcune forze di minoranza avevano già fatto notare in sede di prime consultazioni presidenziali) i tempi si erano allungati per molti già in sede di presentazione delle liste elettorali per il 4 marzo scorso, dunque nuove elezioni a breve termine potrebbero rischiare di tradursi in una contesa ridotta soltanto ai tre principali schieramenti.

In ogni caso, l’obiettivo sarebbe ora quello di garantirsi una copertura governativa grazie al lavoro affidato a Cottarelli, nell’attesa di individuare il momento più opportuno per una nuova tornata elettorale. Si attendono dunque, a questo punto, soltanto i nomi delle personalità che comporranno il nuovo esecutivo. Tra i profili più gettonati in queste ultime ore vi sono svariati nomi di prestigio, come l’economista Guido Tabellini, che occuperebbe la casella del Tesoro, il giurista Alessandro Pajno, Presidente del Consiglio di Stato, Paola Severino, Rettore della Luiss e già Ministro della Giustizia nel Governo Monti, Francesco Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma dopo il crollo della giunta Marino, Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina, ma anche l’ex dirigente RAI Anna Maria Tarantola ed Enrico Giovannini, già Ministro del Lavoro nel Governo Letta.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: ilfattoquotidiano.it


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