Padoan annuncia la ripresa: "Italia può chiedere a Ue maggiore flessibilità sul deficit"
Economia Lombardia

Padoan annuncia la ripresa: "Italia può chiedere a Ue maggiore flessibilità sul deficit"

domenica 6 settembre, 2015

CERNOBBIO (CO), 6 SETTEMBRE 2015 – “L'Italia sta cominciando a beneficiare in modo chiaro dalla combinazione dei fattori che sono la strategia di crescita del governo”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in un’intervista per Rainews24. Parole, queste, subito confermate durante il Workshop Ambrosetti a Cernobbio, in provincia di Como.

Secondo il ministro, non mancano i presupposti affinché si esca dalla recessione “a testa alta”. Un importante passo in questo senso potrebbe essere la richiesta di una maggiore flessibilità del deficit. Da quanto si apprende, infatti, l'utilizzo della clausola europea sugli investimenti non esclude l’uso di quella sulle riforme per ottenere maggiore flessibilità in materia di deficit. “Come paese faremo di tutto per poter utilizzare al meglio le nuove misure, compresa la clausola sugli investimenti. La Ue richiede però che si siano co-finanziamenti agli investimenti. Il problema è identificare misure di co-finanziamento europeo”, ha aggiunto Padoan. [MORE]

Ma il vero cavallo di battaglia anti-recessione sarà, stando alle parole del ministro, un piano che comprende diversi tagli, che saranno “una colonna della strategia del Governo, cominciata nel 2014 con gli 80 euro e continuerà fino al 2018. Tutti i tagli alle tasse avverranno in un contesto di copertura stabile nel tempo”.

È questo, secondo Padoan, l’unico modo per assicurare che la diminuzione delle tasse sia definitiva e che, una volta cambiata legislatura, non si torni indietro. “Anche nel caso del taglio delle tasse sulla casa avverrà questo”, ha detto il ministro riferendosi al progetto, annunciato dal premier Renzi, di voler eliminare la Tasi. “Il processo va fatto gradualmente per essere considerato permanente”, ha detto ancora Padoan.

Siamo tra i più bravi”, ha concluso il ministro, “Noi siamo sotto il 3% e non sono molti i paesi così. E non è una frase propagandistica”.

(foto: primocanale.it)

Sara Svolacchia
 


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