Padova, ecco come Bitonci vuole cambiare la città a suon di ordinanze: dopo l'accattonaggio, l'alcol
Politica Veneto

Padova, ecco come Bitonci vuole cambiare la città a suon di ordinanze: dopo l'accattonaggio, l'alcol

martedì 2 settembre, 2014

PADOVA, 2 SETTEMBRE 2014 – Bitonci l’aveva promesso ad inizio mandato e il sindaco di Padova ha più volte dimostrato in questi mesi di non scherzare: “l’ordinanza sugli alcolici va modificata” aveva detto nel giorno dell’entrata a Palazzo Moroni, e a settembre così sarà.

“Sono in arrivo due ordinanze contro l’uso di alcol” ha spiegato il primo cittadino. Bitonci aveva già sottolineato che l’ordinanza anti alcol pensata da parte dell’amministrazione precedente non funzionava: si vietava infatti alle attività commerciali che si trovano nell’area della Stazione e di piazza Mazzini di vendere bevande alcoliche da asporto. Ciò penalizzava i commercianti, quando invece, ad avviso del sindaco, va punito il consumo e non la vendita.

Bitonci spiega che “la prima ordinanza” in arrivo “riguarda il divieto di vendita di bevande alcoliche a minori di anni 18, anche a bassa gradazione. Questo provvedimento ha un unico obiettivo: tutelare la salute dei nostri ragazzi. Il divieto vale per chioschi ambulanti, bar, ristoranti e ogni genere di attività commerciale, supermercati compresi ed amplia la normativa nazionale, con ulteriori pene anche pecuniarie. Saranno sanzionati anche i maggiorenni che, in pubblico, cedano a minorenni bevande alcoliche dopo averle acquistate. Il comportamento dei minori sarà invece segnalato ai genitori”.[MORE]

“La seconda” ordinanza invece “vieta il consumo di bevande alcoliche al di fuori dei plateatici e dalle immediate pertinente di bar, ristoranti e locali con licenza di somministrazione”.

Cosa sta facendo il sindaco? Da quando è stato eletto, Bitonci sembra avere un grande progetto in mente: riportare Padova ad un livello di decoro accettabile. E per farlo ha deciso di combatte il degrado a suon di ordinanze. Dopo aver espresso dure posizioni su qualsiasi forma di accattonaggio, sollevando polemiche e critiche soprattutto da parte della Chiesa cattolica, Bitonci continua la sua battaglia. “Questo provvedimento” spiega in merito all’ordinanza anti alcol, “intende tutelare il decoro, favorire nei clienti un consumo responsabile e stanziale e migliorare la qualità della vita dei padovani e dei turisti”.

“Ai trasgressori” prosegue, “saranno sequestrate le bevande alcoliche e verrà applicata una sanzione pecuniaria, con pene speciali per i recidivi. Chiedo alle associazioni di categoria di essere le prime garanti del rispetto della norma, che non intende in alcun modo penalizzare i commercianti, ma piuttosto tutelarli dall’abusivismo. Il messaggio deve essere chiaro: a Padova si beve nei bar, per la sicurezza di tutti e per rispetto degli esercenti che pagano le tasse. Basta bivacchi agli angoli delle piazze con casse di birra o superalcolici. Non è prevista alcuna limitazione all’asporto di bevande alcoliche per il consumo domestico”.

Federica Sterza


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