Pescara, maxisequestro dal valore di 1,5 milioni
Cronaca Abruzzo

Pescara, maxisequestro dal valore di 1,5 milioni

giovedì 28 novembre, 2013

PESCARA, 28 NOVEMBRE 2013Maxisequestro da parte della divisione amministrativa della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. Su ordine del Tribunale di Pescara, le forze dell’ordine hanno confiscato dei beni dal valore di un milione e mezzo di euro a due famiglie rom del capoluogo adriatico, la famiglia Spinelli e Ciarelli, che avrebbero ottenuto questa ingente quantità di denaro con attività illecite.

La prima famiglia ad essere perquisita, la famiglia Spinelli, ha subito la confisca di cinque immobili ubicati nel pescarese e due appezzamenti di terreno nel Comune di Capestrano (AQ) per un valore complessivo di un milione di euro, mentre la famiglia Ciarelli, dopo il sequestro, perde una villetta a Pescara dal valore di 250 mila euro e due libretti postali con un saldo pari a 177 mila euro. [MORE]

Un’azione di pulizia non nuova agli agenti di Pescara che, dal 2007 ad oggi, hanno già confiscato beni dal valore 33 milioni di euro con 115 misure di sorveglianza e, dallo scorso giugno, hanno dato il via alle confische nei confronti di queste due famiglie: i due clan, infatti, hanno all’interno diversi membri accusati di reati di tipo predatorio e legati ai traffici di droga e di stupefacenti.

La svolta di oggi è dovuta ad una serie d’indagini emesse dal Tribunale di Pescara incuriosito dai grandi possedimenti di queste due famiglie in relazione ai redditi dichiarati e pertanto è stata valutata l’ipotesi di ‹‹realizzazione di condotte illecite capaci di garantire degli ingiusti e rilevanti profitti patrimoniali››: la divisione Anticrimine della Questura di Pescara e la Guardia di Finanza hanno pertanto confermato il dislivello tra i possedimenti patrimoniali e le dichiarazioni dei redditi, oltre che la presenza di membri legati al traffico criminale ed è scaturito, pertanto, il sequestro ai sensi del Decreto Legislativo 159/2011 (codice della Legge antimafia).

Tale decreto, infatti, non è più solo legato ad associazioni a delinquere di stampo mafioso, ma è esteso a tutte le azioni di criminalità più comuni, scelta, questa, che ha consentito e consente di dare il via ad azioni di pulizia e di ripristino della legalità nei vari ambiti della criminalità.

Erica Benedettelli

[immagine da newsabruzzo.it]


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