Prima domenica di Quaresima: Come vincere le tentazioni del diavolo.
Parola e Fede Calabria

Prima domenica di Quaresima: Come vincere le tentazioni del diavolo.

domenica 5 marzo, 2017

Il Vangelo di questa prima domenica di Quaresima ci dice che Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. Che cos’è la tentazione? Non è un invito esplicito a commettere il male. Il diavolo non ci dirà mai: fai questo o fai quello. Non ci dirà mai: non andare a Messa la domenica, non bestemmiare, non tradire tua moglie o tuo marito. Il diavolo crea nel nostro cuore desideri inutili e dannosi, cioè non utili per noi, per il nostro cammino, per la nostra vita e, allo stesso tempo, dannosi.[MORE]


Cosa fece con Eva? Creò nel suo cuore un desiderio molto dannoso. Eva viveva tutti i giorni sotto quell’albero eppure non aveva mai desiderato o pensato di mangiarne i frutti. Cosa fa il diavolo? Le mette nel cuore un desiderio inutile. Se ne mangi diventi come Dio e non muori. Eva pensa: Oh che bello, sarò come Dio e cade nella trappola del demonio. E così è per ciascuno di noi. Quando stiamo con il Signore e viviamo con Lui il demonio non è contento e studia, si ingegna a come portarti nel suo regno.


Quale è stato l’errore di Eva e qual è il nostro errore. Eva discute, dialoga con il diavolo, scherza con il fuoco e si brucia. Perché Gesù vince le sue tentazioni? Lui non discute o dialoga o scherza, Lui risponde secco con la Parola del Signore e lo mette a tacere.


Cosa sta facendo il diavolo oggi con gli uomini? Sta mettendo nel loro cuore pensieri inutili e dannosi, passioni di morte. Vuoi una donna? Prenditela! Vuoi una cosa? Prenditela? Vuoi morire perché non sopporti la sofferenza? Vai a morire dove vuoi e come vuoi! Ti da fastidio quello? Ammazzalo! Non sono questi tutti pensieri diversi da quelli di Dio? Si. Gesù parla di perdono e il demonio mette nel cuore pensieri di odio e di vendetta. Gesù parla di fedeltà e il demonio mette nel cuore pensieri di infedeltà. Gesù parla di vita e il demonio mette nel cuore pensieri di morte.


Il serpente è cattivo e si fa passare per buono. È invidioso e si presenta come annunciatrice del vero bene. È superbo e si presenta sotto umili spoglie: le spoglie di un innocuo serpente.


Lo Spirito Santo conduce Gesù nel deserto perché insegnasse a tutti noi come si deve vincere la prova della storia. Della storia si serve il diavolo per tentare Cristo Gesù.
La storia sono le avversità, le difficoltà, le malvagità degli uomini e del mondo intero.
La storia è come il mare per una nave. La tentazione vuole che la nave si abbandoni ai flussi del mare (la volontà del diavolo). La vittoria sulla tentazione sottrae la nostra nave, o la nave della nostra vita all’influsso del male e la tiene costantemente orientata verso Dio. Ogni uomo è posto nel deserto della storia per essere tentato dal diavolo. Raggiungerà il porto eterno del Cielo chi avrà superato tutte le tentazioni che sino all’ultimo respiro il diavolo susciterà contro.
E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. In questa fragilità umana della fame arriva il diavolo.


Prima tentazione: Se sei Figlio di Dio, di’ che questi sassi diventino pane. Sei il figlio di Dio? Fai un miracolo e mangia. Semplice. E quale insegnamento ci avrebbe lasciato Gesù se avesse compiuto il miracolo? Tutto quello che voglio lo posso avere e me lo prendo giusto o sbagliato che sia.
La risposta di Gesù è netta: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Oggi l’uomo cerca la vita fuori dei comandamenti del Signore, fuori della sua Parola. Non c’è vita fuori della Parola del Signore. Fuori della Parola del Signore c’è solo morte: morte del singolo, morte della comunità, morte dell’intera società.L’uomo vive di Parola del Signore. Questa è la verità annunziata da Cristo Gesù con la vittoria sulla prima tentazione del diavolo.


Seconda tentazione: Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede.

Il diavolo per questa seconda tentazione si serve della Parola del Signore, di un Salmo di Davide.
Cita il Salmo, ma ne stravolge totalmente il suo significato. Ci si serve della Parola, ma contro la stessa Parola. La parola che lui cita non è la verità, né la volontà manifestata di Dio.

Lo stravolgimento del significato della Parola di Dio è la tentazione più virulenta, più subdola, più capziosa, più tenace, persistente, invadente.

La Chiesa è stata sempre “decimata” da questa tentazione, inferta dal diavolo ai suoi figli.
Fino alla consumazione dei secoli, sarà questa la tentazione contro cui la Chiesa dovrà mettere ogni attenzione.
Nessuna vigilanza sarà mai abbastanza, sufficiente. Nessuna prudenza potrà proteggere i figli della Chiesa dal cadere in essa.

Cadono in questa tentazione tutti i figli della Chiesa nel cui cuore non abita con potenza di verità e di dottrina, di sapienza e di intelligenza lo Spirito Santo.

Tutti gli scismi, le eresie, le ambiguità, le contraffazioni della verità sono tutte generate da questa tentazione.
Il diavolo lo sa e si adopera con tutta la sua astuzia perché i figli della Chiesa cadano in essa.
Oggi buona parte della stessa Chiesa cattolica è prigioniera di questa tentazione. Sono molti i figli della Chiesa cattolica che si servono della Scrittura, ma in modo distorto, alterando il vero significato in essa contenuto.
Apparentemente si è con la Parola, nei fatti e nella realtà si è senza di essa, contro di essa, facendo credere però che si è per essa e con essa. È questa la speciosità di questa seconda tentazione.
E vediamo cosa davvero dice il Salmo 90: se il giusto si viene a trovare, a motivo della cattiveria dell’uomo, in dei lacci di morte, da questi lo libererà il Signore.

Il Salmo afferma la liberazione, ma senza però specificare il modo della liberazione.
Qual è la risposta di Gesù? Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo.


Terza tentazione: Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai.
Queste parole del diavolo sono purissima menzogna, purissima falsità, purissimo inganno. Il diavolo non può dare niente a nessuno. Non può dare niente, perché niente è suo. Tutto invece è di Dio. È il Signore il Padrone dell’intero universo ed anche di tutti i regni del mondo. In più egli vuole avere il posto di Dio nel cuore dell’uomo. Vuole che l’uomo lo riconosca come il suo Dio, il suo Signore. Il diavolo è riconosciuto come Dio e Signore in un solo modo: prostrandosi dinanzi a lui e adorandolo.
Cosa risponde Gesù? Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto.


Con satana non si dialoga. Si tronca. Se non impariamo questo non vinceremo mai nessuna tentazione. Buon cammino di quaresima a tutti.

Don Francesco Cristofaro


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