Prima domenica di Quaresima: Convertitevi e credete nel Vangelo

sabato 21 febbraio, 2015

Vangelo - E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». [MORE]

Pensiero di riflessione
Dopo il battesimo al fiume Giordano, lo Spirito del Signore prende in mano la conduzione di Gesù e lo spinge nel deserto. E’ finito il tempo di Giovanni Battista; inizia il tempo di Gesù. Nel deserto vi rimane quaranta giorni, vincendo ogni tentazione di Satana. Vi sono molti significati in questa mozione. Noi ne vogliamo indicare solo uno. Vero figlio di Dio non è colui che il Padre proclama e che lo Spirito afferra, ma colui che vince Satana nel deserto di questo mondo. Chi cade diviene ontologia di male, peccato, corruzione. Chi invece vince Satana diviene ontologia di bene, grazia.

La storia di tutti i giorni ci insegna che l’uomo si lascia muovere o dallo spirito cattivo o dallo Spirito di Dio. I frutti di questa diversa mozione non sono certamente identici. Cosa fa Gesù per quaranta giorni nel deserto? Si lascia muovere dal Padre suo. Prega per cercare la volontà di Dio, prega per restare nella volontà del Padre suo sempre. L’uomo non può vivere senza Dio. L’uomo non si può costruire senza il Signore. Quando l’uomo cade nella trasgressione e nel peccato è indice che lo sta muovendo lo Spirito cattivo, quando, invece, camminiamo nell’osservanza delle leggi di Dio e della sua Parola, vuol dire che siamo mossi dallo Spirito di Dio.

Questa sublime verità ce la insegna Gesù, durante tutta la sua vita terrena. Gesù non è però un Dio autonomo, ma dal Padre e dal Padre eternamente deve rimanere, in un atteggiamento di purissima obbedienza, amore, ascolto della sua voce. Il Figlio Unigenito vive per ascoltare il cuore del Padre. Qual è la tentazione per Lui? Il diavolo gli suggerisce di essere Dio da se stesso, per se stesso. Lui è Dio, se è Dio non ha bisogno di un altro Dio. E’ la stessa tentazione che suggerisce all’uomo. Il diavolo fa credere all’uomo di essere dio e di non aver bisogno di altri dei. Il comandamento, invece ci ricorda: “non avrai altri dei”.
Cosa vuole far credere il diavolo a Gesù? Ha fame il suo corpo? Lui può sempre operare ogni miracolo. Può anche trasformare le pietre in pane. Nulla gli costa. Questo è possibile. Lui è Dio ed è dotato di ogni onnipotenza. Nessuna cosa, però, lui potrà fare se non è volontà del Padre suo. Ora il Padre suo non lo ha mandato sulla terra per annullare i bisogni e ne necessità della sua umanità, ma perché viva la fame, la sete, la nudità, il freddo, il caldo come ogni altro uomo.

Se Gesù fosse caduto nella tentazione, mai avrebbe potuto operare la redenzione. Sarebbe da se stesso e non dal Padre. Essere da Dio significa esserlo sempre, quotidianamente, in ogni istante. Ogni uomo è chiamato ad una conversione quotidiana al suo Dio. Oggi per oggi, domani per domani. Il presente per il presente, il futuro per il futuro. Camminare con Dio nel suo presente questa è la conversione che è sempre chiesta ad ogni uomo.

Sempre lo Spirito del Signore muove Gesù perché inizi il suo ministero nel momento giusto, quello stabilito da Dio. È anche Lui che gli suggerisce le parole da dire. Il tempo dell’attesa è finito. Deve iniziare la sua missione. Come Cristo Gesù è eternamente dal Padre, così il cristiano è perennemente dallo Spirito di Dio. Se abbandona lo Spirito del Signore, è da se stesso. Può anche compiere miracoli, ma non salverà il mondo. La salvezza è dall’ascolto dello Spirito.

Questo tempo di Quaresima, ci insegna allora, che dobbiamo combattere e vincere le seduzioni di satana per essere figli del Dio vivente e Onnipotente. Abbiamo in possesso tutti gli strumenti di grazia per vincere. Dobbiamo solo armarci di santa volontà e metterci in cammino. Amen.

Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it

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