Rehn (Ue): «Italia non sta rispettando l'obiettivo. Ora privatizzazioni e spending review»
Economia Lombardia

Rehn (Ue): «Italia non sta rispettando l'obiettivo. Ora privatizzazioni e spending review»

martedì 3 dicembre, 2013

MILANO, 03 DICEMBRE 2013 – Ennesima tiratina d’orecchie per l’Italia da parte dell’Unione europea. «Non state rispettando l'obiettivo. Ora privatizzazioni e spending review». Ad affermarlo, il Commissario Ue per l'economia, Olli Rehn, che lancia un messaggio inequivocabile al premier Enrico Letta e al commissario straordinario Carlo Cottarelli.

Rehn ha proseguito, sottolineando: «Ho preso nota delle buone intenzioni del governo italiano su privatizzazioni e spending review. Ma lo scetticismo è un valore profondamente europeo. E io ho il preciso dovere di restare scettico, fino a prova del contrario. In particolare, per quanto riguarda i proventi delle privatizzazioni e i loro effetti del bilancio del 2014». [MORE]

In particolare, per il Commissario Ue per l'economia: «L’Italia deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito e non lo sta rispettando. Per farlo, lo sforzo strutturale avrebbe dovuto essere pari a mezzo punto e del pil e invece è solo dello 0,1%. Quindi, l'Italia non ha margini di manovra e non potrà invocare la clausola di flessibilità per gli investimenti».

In riferimento alle privatizzazioni, secondo Rehn: «Daranno un piccolo contributo a migliorare l'efficienza del sistema economico e, forse, a ridurre il debito in parte già l`anno prossimo. La spending review è molto importante, ma sarà ancora più importante se riuscirà a mettere in pratica tagli di spesa che abbiano effetto già nel 2014. Le nostre previsioni di febbraio saranno un appuntamento molto importante per l`Italia. Se il governo per quella data ci fornirà risultati concreti e soddisfacenti, ne terremo conto per calcolare i possibili effetti sui margini di manovra a disposizione del Paese».

Infine, Rehn conclude: «L'Italia, secondo ha un vantaggio rappresentato da grandi potenzialità di crescita. Se davvero riuscisse a riformare il proprio sistema economico e giudiziario, potrebbe registrare una crescita superiore a quella di molti altre nazioni. Ma il vostro Paese ha un estremo bisogno di rilanciare la propria economia e la propria competitività».

(Fonte: Ansa, Foto: lettera43.it)

Rosy Merola
 


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