Resa dei conti in Campidoglio: arriva la 'sfiducia' a Marino. In 26 consiglieri firmano dimissioni
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Resa dei conti in Campidoglio: arriva la 'sfiducia' a Marino. In 26 consiglieri firmano dimissioni

venerdì 30 ottobre, 2015

ROMA, 30 OTTOBRE 2015 - È finita per Ignazio Marino. Il sindaco sta per decadere dalla carica di Sindaco di Roma. Dopo l'annuncio di ieri del ritiro delle dimissioni, infatti, oggi oltre 25 consiglieri Pd e di opposizione hanno lasciato lo scranno dell'Aula Giulio Cesare. Le firme di dimissioni necessarie per porre fine alla consiliatura del Comune di Roma, infatti, sono state raccolte e saranno ora portate e presentate ufficialmente in Campidoglio. Una volta protocollate in Campidoglio verrà sciolto il consiglio comunale e decadrà il sindaco di Roma Ignazio Marino. [MORE]

Dopo la riunione fiume durata sette ore ieri al Nazareno tra i consiglieri dem e il commissario romano del Pd Matteo Orfini, è arrivata dunque la decisione di staccare subito la spina, senza passaggi in Aula, al sindaco di Roma. Ai 19 consiglieri del Pd si sono aggiunti due della maggioranza, Svetlana Celli della Lista civica Marino e Daniele Parrucci di Centro democratico, mentre l'altro 'soccorsò è arrivato dai consiglieri di opposizione Roberto Cantiani del Pdl, Alessandro Onorato della Lista Marchini, Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato dei Conservatori riformisti. Alle 16.30 i consiglieri si sono dati appuntamento in Campidoglio per protocollare le dimissioni insieme. A loro si aggiungerà anche Alfio Marchini.

Il chirurgo sul fronte politico attacca: "Io mi chiedo perché di fronte a un sindaco che chiede un confronto in un luogo democratico" le forze politiche "utilizzano ogni strumento possibile" per impedire il confronto in un luogo in cui "ci si guarda negli occhi". "Se c'è una tale determinata ostinazione che porta i consiglieri a sottrarsi al confronto ci sarà un motivo che a me sfugge", aggiunge. Già stamattina, inaugurando una targa intitolata al presidente cileno Salvador Allende, il sindaco aveva detto: "Non mi sento un martire, sono un lottatore sociale che tiene fede al compito che il popolo gli ha dato".

L'ira del Vaticano. Ma intanto arriva un altro duro giudizio da parte del Vaticano, che dalle colonne dell'Osservatore Romano sottolinea la vicenda delle dimissioni del sindaco "sta assumendo i contorni di una farsa". Secondo l'organo ufficiale della Santa Sede, "Roma attende di conoscere il suo futuro. Al di là di ogni altra valutazione, resta il danno, anche di immagine, arrecato a una città abituata nella sua storia a vederne di tutti i colori, ma raramente esposta a simili vicende". Ancora più esplicito il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei: "Roma ha bisogno di un'amministrazione, della guida che merita, perché è una città che merita moltissimo, specialmente in vista del Giubileo che è alle porte. Ci auguriamo che Roma possa procedere a testa alta e con grande efficienza", aveva detto ieri il porporato.


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