Roma, Renzi: "Se una città non funziona se ne prende atto". La replica di Marino
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Roma, Renzi: "Se una città non funziona se ne prende atto". La replica di Marino

domenica 1 novembre, 2015

ROMA, 1 NOVEMBRE 2015 – Non è tardata ad arrivare la replica del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo le dichiarazioni di Ignazio Marino, che nel corso della giornata di ieri aveva dichiarato di essere stato accoltellato dal suo stesso partito per decisione di un unico mandante. [MORE]

Il leader del PD ha replicato: "Una città funziona se il sindaco riesce a far girare gli autobus, a mettere a posto il verde pubblico, a sistemare qualche strada e qualche buca, non è questione di grandi dibattiti filosofici, o funziona o non funziona. Se una città non funziona, evidentemente bisogna prenderne atto. È accaduto questo a Roma".

Il botta e risposta non si è fatto attendere e, con un post sulla sua personale pagina Facebook, Ignazio Marino ha risposto alle dichiarazioni dell’ex sindaco di Firenze: “Con le sue dichiarazioni di oggi al Tg1 e al TG2, il Presidente del Consiglio conferma di avere un'idea sommaria e insufficiente della situazione di Roma. Il capo del governo sorprendentemente ignora l'azione che insieme alla giunta, al governo nazionale e alla maggioranza in consiglio comunale abbiamo portato avanti per salvare il Comune che nel 2013 aveva 816 milioni di Euro di disavanzo e l'Atac con i suoi 874 milioni di Euro di debiti dal fallimento. Ignora i tanti interventi di cambiamento radicale dal nuovo ciclo dei rifiuti che ha sottratto la gestione a un monopolista privato che agiva indisturbato dal 1963, lo stop al consumo dell'agro romano per nuovo cemento, il rinnovo dei vertici delle aziende municipalizzate non sulla base delle tessere di partito ma sulle competenze dei candidati. Ignora anche la dismissione di oltre 20 aziende non strumentali per i servizi ai cittadini ma utilizzate per poltronifici consociativi. Ignora lo stop a parentopoli, agli amici degli amici e la presenza della Mafia prima della discontinuità portata dalla nostra Giunta”.

Marino ha poi concluso il suo intervento, asserendo: “Dispiace apprendere che Matteo Renzi non conosca il proficuo lavoro condotto con Palazzo Chigi per un piano di rientro pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che per la prima volta non crea nuovi debiti per Roma e ha riportato la legalità contabile nella Capitale. Dispiace anche che il contrasto alla corruzione, alle tangenti, al malaffare trovato non vengano considerati dal presidente del Consiglio valori degni di nota”.

(foto www.facebook.com)

Elisa Lepone


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