San Francesco d'Assisi: Il Patrono d'Italia e Apostolo di Umanità. Assisi: ecco il programma delle celebrazioni. I dettagli
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San Francesco d'Assisi: Il Patrono d'Italia e Apostolo di Umanità. Assisi: ecco il programma delle celebrazioni. I dettagli

mercoledì 4 ottobre, 2023

Con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento, è stato illustrato il programma dei due giorni di festeggiamenti per il Patrono d'Italia del 3 e 4 ottobre. Per la prima volta la comunità francescana trasmetterà in diretta streaming sui canali social. Pellegrini e istituzioni provenienti dalla Valle d’Aosta

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte a festeggiare San Francesco, Patrono d’Italia, e ad accogliere i pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Valle d’Aosta, regione ospite delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre 2023. Il programma dei due giorni di festeggiamenti è stato presentato oggi con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. In modo particolare, per la prima volta la comunità francescana del Sacro Convento di San Francesco trasmetterà in diretta streaming sui canali social ufficiali (YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e Facebook San Francesco d'Assisi) dalle 6 del mattino alle 12.15 e dalle 15.50 alle 17.30 le celebrazioni e i momenti salienti della giornata del 4 ottobre, con interviste ai protagonisti, approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa più importante della città del Poverello.

Highlights della due giorni

Martedì 3 ottobre alla concelebrazione eucaristica nel “Transito di San Francesco” – prevista alle 11 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola – seguirà, alle 15, l’incontro di monsignor Domenico Sorrentino al Santuario della Spogliazione con i pellegrini della Diocesi di Aosta, mentre alle 18 verranno celebrati i primi vespri nel “Transito di San Francesco”, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, presieduti da monsigno Franco Lovignana, vescovo di Aosta, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le Basiliche di Assisi.

Mercoledì 4 ottobre, alle 10, la celebrazione eucaristica presso la chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da monsignor Lovignana, e il tradizionale rito dell’accensione, da parte del Sindaco di Aosta Gianni Nuti, della Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde presso la Tomba di San Francesco, alimentata per un anno con l’olio offerto dalla Regione Valle d’Aosta. Seguiranno, alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, i messaggi di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, del presidente della regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, del Vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino e del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Alle 14 si terrà la riunione del Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di San Francesco d’Assisi, presieduto dal poeta Davide Rondoni.

Alle 16 i vespri pontificali in cappella papale presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, a cui seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia da parte di monsignor Sorrentino e la consueta esecuzione - da parte della Cappella musicale della Basilica di San Francesco - del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella.

La conferenza stampa

Alla conferenza stampa hanno preso parte il Vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, Monsignor Domenico Sorrentino, il Sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin, il Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, fra Massimo Travascio, OFM, e il custode del Sacro Convento di San Francesco, fra Marco Moroni, OFMConv. Sono intervenuti con un videomessaggio anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e il vescovo della Diocesi omonima, monsignor Lovignana.

Sorrentino: "Francesco ci ricorda che siamo fratelli e sorelle"

"Alla vigilia dei festeggiamenti francescani - ha detto monsignor Domenico Sorrentino - sono felice di poter dare il benvenuto ai fratelli che arrivano dalla Valle d'Aosta, agli amministratori della stessa regione e a tutti i fedeli che nel nostro santo, patrono d'Italia, si ritrovano. Sentitevi davvero come a casa vostra. Francesco, uomo del Vangelo, ci ricorda che siamo fratelli e sorelle.

Della fraternità egli fece uno stile di vita. Egli ci riconsegna il Vangelo, come la 'bella notizia' di Gesù nostro Salvatore, la 'bella notizia' che dobbiamo assolutamente ri-ascoltare affinché l’amore possa vincere indifferenza, odio, guerra e violenza e il mondo si ritrovi tutto riconciliato nell’amore. Il mio augurio è che possiamo metterci in ascolto di Francesco per ritrovare Gesù, ‘via, verità e vita', 'segreto della nostra gioia'".

Il sindaco: il 4 ottobre il manifesto "Assisi 2025" con i dieci obiettivi di sostenibilità

"Come ogni anno - ha dichiarato il sindaco Stefania Proietti - le celebrazioni della festa di San Francesco patrono d’Italia sono tra i momenti più importanti per la nostra Città, ma quest’anno assumono una rilevanza straordinaria per due ordini di motivi: il primo perché si entra ufficialmente negli eventi dell’ottavo centenario del Nostro Santo che culmineranno nel 2026. Il secondo motivo è l’annuncio di Papa Francesco che, proprio il 4 ottobre, ci donerà un nuovo testo sull’ecologia, aggiornamento dell’enciclica Laudato si’ con un’esortazione, l’ennesima del Santo Padre, a custodire il Creato passando dalle parole ai fatti. La Città di Assisi da anni si sta impegnando con azioni concrete per l’ambiente per essere, sempre più e sempre meglio, la città-messaggio della Laudato si’. In vista dell’ottavo centenario del Cantico delle creature sarà lanciato proprio il 4 ottobre il manifesto 'Assisi 2025’ con i dieci obiettivi di sostenibilità che il Comune intende conseguire in questa data storica per la città serafica e per il mondo. Le festività che ci apprestiamo a vivere sono destinate dunque a lasciare un segno nelle nostre esistenze. Accogliamo con gioia il Sindaco di Aosta e il Presidente della Valle d’Aosta insieme alle loro amministrazioni e a tutti i comuni di una regione, esemplare per cura e valorizzazione dell’ambiente, che ha risposto con entusiasmo al nostro invito".

Tradizioni e cultura della Valle d'Aosta ad Assisi

"Partecipare alla celebrazione di San Francesco è un onore per la Valle d'Aosta - ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin - e siamo felici di portare ad Assisi un po' della nostra terra e della nostra cultura. La Valle d’Aosta, regione autenticamente montanara, è sempre stata terra di transito e di crocevia di lingue e culture, a partire dalle quali si è innestata la sua identità. Un’identità che, come la montagna e le popolazioni che vi risiedono, è aperta, solidale e rispettosa. Con questi sentimenti manifestiamo la nostra fraternità verso la figura di questo Santo e verso il territorio che lo ha ospitato in vita e che oggi accoglie le sue spoglie".

"Con grande gioia - ha detto fra Massimo Travascio - ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi che culmineranno alla Porziuncola nel 2026, a ottocento anni dalla morte del Poverello. Il suo messaggio di pace continua a sostenere le speranze dell’uomo d’oggi. La Regione Valle d’Aosta ha annunciato di 'voler portare ad Assisi e all’Italia un messaggio di condivisione attraverso le proprie specificità linguistiche e culturali': un segno di apertura universale e di vera fraternità. All’intercessione di San Francesco e della Madonna degli Angeli affidiamo il nostro Paese e la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che inizia proprio il 4 ottobre. Buona festa!".

Il custode Moroni: ai piedi di San Francesco le preghiere del mondo

"In questi anni - ha dichiarato fra Marco Moroni - sento forte la richiesta, da parte delle persone che vengono presso la tomba di San Francesco, di accoglierle e accompagnarle, in particolare proprio attraverso la preghiera. Le donne e gli uomini che vengono in Basilica ci chiedono in qualche modo di aiutarli a incontrare Francesco e attraverso di lui - se credenti - a fare esperienza di Cristo che ci guarda con amore e rispetto. Questa responsabilità di accoglienza e accompagnamento nella preghiera la sentiamo in maniera speciale nel giorno della festa di San Francesco. Per questo al mattino alle 6,50 del 4 ottobre, dopo la celebrazione della prima Messa, come comunità francescana deporremo ai piedi dei resti mortali di san Francesco le preghiere delle persone che qui ad Assisi di persona o attraverso il web, si sono rivolte a lui chiedendo luce, coraggio e consolazione".

 

San Francesco d'Assisi: Il Patrono d'Italia e Apostolo di Umanità

San Francesco d'Assisi è una delle figure più iconiche e influenti nella storia della Chiesa Cattolica e dell'Italia. Nato nel 1181/1182 a Assisi, in Umbria, è noto per la sua vita di semplicità, umiltà e amore per tutte le creature di Dio. È il patrono d'Italia e il fondatore dell'Ordine dei Frati Minori, comunemente noto come l'Ordine Francescano.

Vita precoce

Francesco nacque in una famiglia benestante; suo padre era un ricco mercante di stoffe. Inizialmente conosciuto come Giovanni di Pietro di Bernardone, il suo nome fu cambiato in Francesco da suo padre, che aveva grandi aspettative per lui nel mondo degli affari. Tuttavia, una serie di esperienze, tra cui una malattia e un periodo come prigioniero di guerra, lo portarono a riconsiderare il suo percorso di vita.

La conversione

Dopo il suo ritorno da una prigionia dovuta a una disputa militare, Francesco iniziò a mostrare segni di una profonda trasformazione spirituale. Si allontanò dai piaceri materiali e iniziò a dedicare il suo tempo alla preghiera e alla contemplazione. La sua conversione fu suggellata da un incontro con un lebbroso, che abbracciò, superando la sua precedente avversione per la malattia e la sofferenza.

Fondazione dell'Ordine Francescano

Nel 1209, Francesco fondò l'Ordine dei Frati Minori con l'approvazione di Papa Innocenzo III. L'ordine si dedicava a una vita di povertà, umiltà e servizio ai poveri. La Regola dell'Ordine, basata sul Vangelo, fu approvata dalla Chiesa nel 1223.

Il Cantico delle creature

Una delle opere più famose di San Francesco è il "Cantico delle Creature", anche noto come "Cantico di Frate Sole". In esso, Francesco lodava Dio attraverso varie forme della natura, come il sole, la luna e il vento, evidenziando la sua profonda connessione con il mondo naturale.

Morte e canonizzazione

Francesco morì il 3 ottobre 1226 a Assisi. Fu canonizzato meno di due anni dopo, nel 1228, da Papa Gregorio IX. La sua festa si celebra il 4 ottobre.

Eredità

Oggi, San Francesco è venerato in tutto il mondo. È il patrono degli animali e dell'ambiente, e la sua vita continua ad ispirare milioni di persone a vivere in modo più semplice e amorevole.

 


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