Scandalo Gheddafi, il Coisp si appella al Presidente Napolitano
Politica Lazio

Scandalo Gheddafi, il Coisp si appella al Presidente Napolitano

lunedì 30 agosto, 2010

Riceviamo e pubblichiamo


ROMA-
Gheddafi, un altro pagliaccio salito sul carrozzone del circo della politica italiana. Maccari (COISP): “Chiediamo il garbato e risoluto intervento del Presidente Napolitano per porre fine ad una pericolosissima attività di circonvenzione delle menti pagata dal Governo italiano al leader libico!
“Ne sentivamo davvero la mancanza, in questa estate che passerà alla storia come la stagione più inutile per la maggioranza di Governo del Paese, impegnata a risolvere le proprie beghe interne tramite balletti e insulti che hanno ancora una volta coperto i problemi degli italiani, sentivamo la mancanza di un altro pagliaccio salito sul carrozzone da circo della politica italiana”. [MORE]

Con una punta di sarcasmo, ma molta preoccupazione, Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia boccia, senza se e senza ma, lo spazio dato alla visita di Gheddafi da parte di un Governo che, millantando il rispetto della libertà della professione di fede, permette che vengano pagate 500 ragazze per essere catechizzate sull’islamismo. “Anche noi siamo per la libertà – dice Franco Maccari – per il rispetto dell’ospite e per la libera circolazione degli uomini, ma un ospite proprio perché tale, ha l’obbligo di attenersi alle regole della casa che lo ospita e non piantare i pali e provare a stravolgere l’ordine”. “Purtroppo sotto le millantante spoglie di un islamico, si nasconde il più italiano degli uomini, quello che pensa che con il denaro sia possibile comprare tutto, anche la fede e il credo religioso – continua Maccari –, se Gheddafi si fosse limitato a spiegare i principi del Corano a gente che liberamente aveva scelto di incontrarlo sarebbe stato un conto, ma costringere delle donne, con la complicità latente del Governo italiano, ad ascoltare una lezione di catechismo da chi ha le mani sporche di sangue in virtù proprio di un discutibile credo religioso, significa aver avallato un vero e proprio “sequestro di persona aggravato da tentata circonvenzione”. Non ci permettiamo di dire che le signore che si sono prestate a questo show siano delle incapaci, possiamo anche capirne le ragioni, ma la miseria morale a cui questo Governo ci ha ridotto, si manifesta anche con queste espressioni”. “Il Governo italiano si è reso complice del tentativo, neanche tanto celato, di destabilizzazione attraverso la proclamazione di principi in nome dei quali il mondo sta ancora pagando l’altissimo prezzo di una guerra senza fine. E su questo – conclude il Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia – chiediamo al Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, di intervenire con i suoi modi garbati ma risoluti, altrimenti la prossima volta che Gheddafi verrà in Italia, dopo le donne, pretenderà che arrivino al suo cospetto anche i bambini e gli adolescenti”.


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