Scandalo Mose, con 16 si la giunta vota per l'arresto di Galan
Politica Veneto

Scandalo Mose, con 16 si la giunta vota per l'arresto di Galan

giovedì 10 luglio, 2014

VENEZIA, 10 LUGLIO 2014 - Con sedici voti a favore e tre contrari si è espressa la giunta per le Autorizzazioni della Camera sul “caso” Galan. La giunta, chiamata a decidere sulla richiesta di arresto emessa dal Tribunale di Venezia, ha votato congiunta per l’arresto del deputato di Forza Italia. Giancarlo Galan, ex governatore della Regione Veneto, è accusato di corruzione dalla Procura di Venezia per la delicata questione dell’inchiesta appalti truccati del Mose.

Contrari all’arresto del deputato solo i suoi “colleghi” di partito Forza Italia, ma anche il partito NCD e il PSI. La maggioranza, invece, ha votato con 16 voti a favore dell’arresto dell’ex governato Regione Veneto, tra cui anche il relatore Mariano Rabino. Assente Ignazio La Russa, presidente della Giunta, che non ha preso parte alle votazioni.

Ora la patata bollente passerà a Montecitorio, dove il prossimo 15 Luglio, si voterà sul destino di Galan. Andrà o meno in carcere l’ex presidente della Regione Veneto?[MORE]

Stando a quanto in possesso alla Procura di Venezia, Giancarlo Galan avrebbe percepito uno stipendio di circa un milione euro annuo a cui, una tantum, andavano ad aggiungersi due milioni di euro legate alle autorizzazioni necessarie per completare le opere. Dalla sua Galan si è difeso dichiarandosi innocente e puntando il dito verso la Guardia di Finanza, il cui operare poco attento e approfondito avrebbe portato i magistrati a commettere degli errori. I magistrati di pronta risposta hanno inviato delle documentazioni dalle quali si evincono delle operazione realizzate nel Sud Est Asiatico da Galan per un valore di 50 milioni di dollari; operazioni effettuate con un prestanome “Paolo Venuti”, nome riconducibile alla famiglia Galan.

Contro Galan pesano anche le parole di Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia Nuova, ma anche dell’ex segreteria Claudia Minutillo. Stando a quanto dichiarato da Mazzacurati l’ex governatore Regione Veneto guadagnava uno stipendio di circa un milione di euro annuo. Un giro di soldi davvero enorme: sarebbero circa 1 milione e 100 mila gli euro utilizzati per la ristrutturazione della Villa sui Colli Euganei, mentre 200 milioni è la cifra che Piergiorgio Baita, reo confesso, ha consegnato all’Hotel Santa Chiara di Venezia. E ancora: sono 50 mila gli euro versati su un conto corrente della S.M. International Bank SPA di San Marino. Cifre da capogiro trapelate attraverso le interrogazioni e le confessioni di persone molte vicine a Galan, che nonostante tutto continua a dichiararsi estraneo ai fatti.
 

Emanuele Ambrosio


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