Se la crisi del Governo viaggia su Twitter  e Facebook...
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Se la crisi del Governo viaggia su Twitter e Facebook...

martedì 8 novembre, 2011

CAGLIARI, 8 NOVEMBRE 2011 - La notizia delle presunte dimissioni di Silvio Berlusconi, lanciata da Franco Bechis, vicedirettore di Libero, è partita da Twitter, scatenando la rete. In brevissimo tempo la parola chiave, l’hashtag, #aeiouj è divenuta non solo la più twittata dagli utenti italiani, ma persino la seconda più twittata nel mondo.[MORE]

A ideare l'hashtag in questione è stata Roberta Maggio, esperta di new media che lavora per il Partito democratico, ma sin dalle prime ore del mattino grande successo hanno riscosso anche #udc e #vivalafuga; quest’ultimo pare sia stato molto apprezzato dal sindaco Renzi che lo ha definito "geniale". Un’infinità di messaggi, più o meno taglienti, ma alcuni dei quali davvero simpatici “Il debito pubblico non è colpa mia, l’ho ereditato da Giolitti”, “Eran 308, eran giovani e forti… ora son morti!”, “Voglio vedere la faccia di Fede che annuncia al telegiornale le dimissioni di Berlusconi”, “Ha detto che lui i BOT li compra a Capodanno”, ma tra i tanti abbondano i “Silvio a casa”.

La notizia relativa al passaggio, l’ennesimo, di Gabriella Carlucci all’Udc sotto l'hashtag di riferimento #vivalafuga ha portato a un proliferare di commenti surreali “Anche Berlusconi lascia il Pdl ed entra nell’Udc”, Minzolini passa al Tg3”, c’è spazio anche per il gossip, così qualcuno riferisce la notizia secondo cui in tarda serata la smart di Francesca Pascale, ex velina di Teleacafone e da molti indicata come fidanzata ufficiale del premier, sia arrivata a Palazzo Grazioli, e che, secondo le indiscrezioni, sarebbe uscita attorno alle 10 di questa mattina.  Ma la Pascale non conferma né smentisce anche se ai giornalisti ribadisce con un sorriso: "Il premier sta sempre bene".

Quando ha iniziato a diffondersi la possibilità di un governo Letta hanno iniziato a comparire sul web “Speriamo che l'Udc dica no a un governo Letta”, ma poi Pierferdinando Casini ha puntualizzato “Da parte dell'Udc nessuna valutazione sull'ipotesi di Letta premier se Berlusconi si dimette. Il nome lo decide Napolitano” e chiaramente il messaggio è su Twitter.

Facebook non è da meno, nella pagina creata “Dimissioni di Silvio Berlusconi'”, che aveva già raccolto oltre 66mila fan, i preparativi di festa suscitati dalle imminenti dimissioni di Berlusconi, pochi minuti dopo la smentita, sono stati sostituiti da post ironici, così la bandiera di Forza Italia è stata trasformata in “Forza Vattene” o la locandina del consueto film di Natale prende un nuovo titolo “Natale a casa con Berlusconi, Bossi, Brunetta, La Russa, Gasparri e una Gelmini in bikini”.

Insomma, il futuro del Governo pare decidersi nei social network in cui a regnare è lo stesso caos del mondo politico.

Sara Marci
 


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