Seconda domenica di Quaresima: Quale cammino di fede il Signore ci chiede di fare?
Parola e Fede Lazio

Seconda domenica di Quaresima: Quale cammino di fede il Signore ci chiede di fare?

domenica 12 marzo, 2017

Di domenica in domenica c’è un cammino di fede da fare.[MORE]

Nella prima domenica di Quaresima abbiamo appreso da Gesù come si vince la tentazione con la preghiera e avevamo un’immagina contrapposta a quella di Gesù: Eva che si lascia sedurre dalla parola del serpente e cede alla sua tentazione disobbedendo alla Parola di Dio.


Nel Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima abbiamo due modelli.
Da una parte Abramo e dall’altra Pietro, Giacomo e Giovanni.
Abramo ascolta la voce del Signore e obbedisce entrando in un cammino di vita. Obbedisce anche quando il Signore gli chiede in dono quel figlio tanto desiderato e invocato. Abramo obbedisce. Poi sappiamo che Dio con questa richiesta aveva voluto saggiare la sua fede. E da queste fede benedisse ogni uomo del suo popolo.


Quello di Pietro, Giacomo e Giovanni è un modello contrapposto perché non vogliono uscire dai loro pensieri come tanti cristiani di oggi che sono chiusi nei loro pensieri. Il loro pensiero è Dio. Possiamo predicare mesi, anni interi ma si rimane sempre nel proprio pensiero. C’è una chiusura mentale che non fa progredire in nulla.
Dobbiamo scegliere come essere.


Mosè camminò con il popolo quarant’anni e per quaranta lunghi anni predico la parola del Signore con quale constatazione? “Ancora non avete uno spirito d’intelligenza per capire il Signore”. Non avete uno spirito d’intelligenza per capire che solo ascoltando Lui c’è in voi la vita.


Cosa deve fare ancora Cristo per convincerci di questa verità affinchè usciamo dai nostri pensieri?
Per convincere che la sua Parola è vera, Gesù prese con se Pietro, Giacomo e Giovanni e lì conduce sul Monte e si trasfigura e chiama a testimoni Mosè, Elia e il Padre suo.
Allora oggi dobbiamo chiedere al Signore che venga, ci prenda e ci porti sul Monte per convincerci Lui personalmente. Molte volte c’è bisogno dello Spirito Santo che venga e ci convinca con la sua luce. Guardate San Paolo. Lui era un gran coltivatore dei suoi pensieri. Per coltivare i suoi pensieri metteva a morte i cristiani. La Chiesa non poteva convincerlo. Nessun uomo poteva farlo. Lo Spirito Santo lo squarcia con la sua luce e Paolo cambia pensieri.


Ci sono cuori, teste, pensieri, vite che ne io e ne voi possiamo cambiare. Chiediamo al Signore che intervenga Lui personalmente.
Impegno settimanale: impegniamoci a cambiare i nostri pensieri e a conformarli al Signore.

Don Francesco Cristofaro


Autore
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