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Siria: le armi chimiche verranno usate contro i Paesi vicini in caso di intervento armato esterno

Elisa Lepone
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Siria: le armi chimiche verranno usate contro i Paesi vicini in caso di intervento armato esterno
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ROMA, 25 LUGLIO 2012 – Continua a preoccupare la situazione in Siria e, a quanto sembra, la guerra civile portata avanti dai ribelli contro il regime di Assad rischia di avere gravissime ripercussioni sui Paesi vicini.

Il governo di Damasco, che ha per la prima volta ordinato all’aviazione dello Stato di bombardare una città siriana conquistata dai ribelli, la popolatissima Aleppo, possiede infatti un considerevole arsenale di armi chimiche.[MORE]

Se, in un primo momento, il presidente americano Barack Obama e il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon si erano affrettati a condannare preventivamente il possibile impiego delle armi chimiche nella lotta contro i ribelli, la nuova, agghiacciante prospettiva d’impiego dell’arsenale al servizio del governo di Assad desterà sicuramente maggiori preoccupazioni sia al Pentagono che al Palazzo di Vetro.

Sembrerebbe infatti che, su diretto ordine del regime di Damasco, siano in corso le operazioni di trasferimento dell’arsenale chimico lungo le linee di confine del Paese, allo scopo di utilizzare le armi contro le Nazioni vicine in caso di interventi armati internazionali contro il governo siriano.

Lo ha reso noto lo stesso portavoce del Ministero degli Esteri siriano, Jihad Makdissi, dichiarando, durante una conferenza stampa svoltasi il 23 Luglio, che «Tutti i tipi di armi depositate nei nostri arsenali sono sotto il diretto controllo delle forze armate siriane e non saranno mai usate, a meno che la Siria non diventi oggetto di un’aggressione esterna».

Nonostante nessuna delle maggiori potenze mondiali abbia ancora menzionato l’ipotesi di intervenire militarmente sul territorio siriano, le recenti pubbliche condanne giunte dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e dall’ONU sono un chiaro segnale di disapprovazione nei confronti del regime di Damasco e rendono possibile il concretizzarsi dell’eventuale, non ancora ipotizzato, intervento armato che porterebbe quindi la Siria a lanciare un vero e proprio attacco chimico verso i Paesi confinanti.

(foto www.improntalaquila.org)

Elisa Lepone
 

 


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Scritto da Elisa Lepone

Giornalista di InfoOggi

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