Storia di una Insegnante Brigantessa del 2011
Politica Calabria

Storia di una Insegnante Brigantessa del 2011

venerdì 14 ottobre, 2011

CROTONE 14 OTTOBRE 2011 - Le eroine esistono anche ai giorni nostri, comincia così la storia di Liana Vena: Che cosa posso dire... laureata in lettere classiche e specializzata in orientamento e formazione professionale, sono una cosentina che vive a Firenze a causa del marito toscano, ma che per lavorare se ne era andata a vivere in Emilia. Non mi ritengo una grande insegnante, ma faccio di tutto per tenere alto il nome della scuola, dell'istruzione e del meridione.[MORE]

Docente precaria presso l’Istituto Pontormo di Empoli, venuta a conoscenza della (vera) verità sul Sud smanettando casualmente su internet, si è imbattuta sul libro “Terroni” di Pino Aprile che le ha dato la spinta a proseguire ed approfondire le ricerche sull’argomento. La Brigantessa svolge un ruolo molto attivo sul gruppo “Fuoco del Sud Calabria” e, diremmo, naturalmente da buon meridionale, ma soprattutto in qualità di docente normalmente responsabile, a prescindere dalla provenienza geografica, ha deciso di svolgere la propria professione fino in fondo e con la massima dedizione, divulgando le verità nascoste da 150 anni.
Così Liana racconta il rapporto con i discenti ma anche con i suoi colleghi ai quali è fermamente decisa di far conoscere storie di menzogne nascoste da un secolo e mezzo:


“Alunna sveglia e partecipe mi informa di aver portato (lo scorso anno per gli esami) una tesina sull'unità d'Italia, in cui, dopo aver lavorato su testi scolastici e non solo, veniva fuori l'arretratezza del Sud nelle parole di Giolitti (3 volte presidente del Consiglio dei ministri) a causa del latifondo (chissà perché non si parla mai dello sfruttamento dei butteri o dei contadini delle langhe...) e come sia stato meglio "liberare" il meridione da questo tipo di servitù dei Borbone.


Ne ho approfittato per una lunga lezione sui veri effetti dell'unità, per farle ragionare su cosa è accaduto in seguito, informandola della condizione sociale e soprattutto economica del Regno delle Due Sicilie prima dell’Unità.


Evidenziando senso di responsabilità la prof. specifica che “era l'ora di storia, quindi nulla sottratto ai loro diritti di giovani in apprendimento. Conclusione: tutte stupite, porteranno una ricerca sugli anni del Risorgimento cercando le fonti da me proposte. Ah! La ricerca verrà esposta anche ad altri colleghi. Ho deciso che sarà argomento della tesina per la quinta classe”.

La realizzazione della vera unità impone un allentamento delle tensioni Nord Sud con il riequilibrio infrastrutturale, sociale ed economico negati, e con la restituzione della speranza di vivere allo stesso modo, bene, in qualsiasi parte d’Italia. Per la realizzazione di questa speranza Liana lavora fornendo consapevolezza e verità storica ai suoi discenti. Un secolo e mezzo fa i Briganti combatterono una guerra durata 12 anni contro gli aguzzini che li impoverirono, che vennero a “liberarli” ammazzandone un milione e chiamando Briganti coloro che resistevano al saccheggio ed alla distruzione documentata di 81 paesi, di altri ancora non è stato possibile rinvenire le tracce storiche distrutte, mentre 150 mila atti ancora giacciono secretati negli Archivi di Stato nonostante in questi 150 anni siano state avanzate numerose richieste di rendere fruibile la documentazione. Molti gruppi su Facebook svolgono opera di divulgazione e Fuoco del Sud Calabria è uno di questi, c’è bisogno di molti Briganti ed insegnanti come Liana, le fondamenta di una nazione non possono essere fatte di menzogne.

Natale Cuzzola
 


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