Successo per il tenore Anile e il soprano Pacileo al Politeama di Lamezia
Cultura e Spettacolo Calabria

Successo per il tenore Anile e il soprano Pacileo al Politeama di Lamezia

giovedì 19 marzo, 2015

LAMEZIA TERME (cz), 19 MARZO 2015 - Meritato il successo ottenuto dal tenore Francesco Anile e dal soprano Francesca Pacileo nel ruolo di protagonisti del concerto lirico - sinfonico organizzato da Ama Calabra presso il Teatro Politeama di Lamezia Terme. Accompagnati dall’orchestra della Provincia di Catanzaro La Grecia, diretta con sicurezza, buon gesto e ampio respiro dal maestro Vito Cristofaro, i due artisti hanno proposto al numeroso pubblico un repertorio di opere delle maggiori espressioni del panorama lirico di tutti i tempi.  [MORE]

Il programma, illustrato dalla professoressa Chiara Macrì nel corso della serata , è stato accolto con molto entusiasmo e con palese gradimento specie nell’esecuzione di alcune arie particolarmente toccanti come “ E lucean le stelle” da Tosca, “Che gelida manina”, “Si mi chiamano Mimì” di G. Puccini , “ Vesti la giubba” da Pagliacci di Leoncavallo, “Siciliana” da Cavalleria rusticana di P. Mascagni, “Dolcissima effige”da Adriana di F. Cilea.

Di indescrivibile bellezza l’esecuzione del “Valzer” dal film “Il Gattopardo” diretto da Luchino Visconti nel 1963, tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ed eseguito dall’orchestra ( composta da una decina di ottimi elementi). Specie in questa occasione e nell’Ouverture da “Il barbiere di Siviglia” di G. Rossini, , l’orchestra ha dato prova di un’ottima performance prodigandosi in una lettura ricca di colori, densa di accenti e piena di cromatismi di grande efficacia.

Convincente, dotata di vocalità suadente, brava nell’uso dei colori nell’esecuzione delle arie proposte, il soprano Francesca Pacileo ha ottenuto un meritato successo personale conquistando letteralmente il pubblico presente. Altrettanto brillante la performance del tenore Francesco Anile, munito un piacevole accento lirico e apprezzato in platea, anche se in qualche passaggio non ha retto completamente l’intonazione scivolando in una leggera forzatura, poco percepita dai presenti nel contesto generale e obliata completamente soprattutto in “Vesti la giubba” per l’intenso pathos trasmesso per l’ eccellente interpretazione. Alla fine i due artisti hanno regalato altre bellissime emozioni eseguendo di nuovo “ Vesti la giubba” e “Quando men’vo valzer di Musetta” da La Boheme di Puccini. Calorosi e sentiti applausi hanno chiuso la manifestazione musicale.


Lina Latelli Nucifero


Autore
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