Torino: il Comune taglia i fondi per i prodotti igienici e i detersivi alle scuole
Pubblica Istruzione Piemonte

Torino: il Comune taglia i fondi per i prodotti igienici e i detersivi alle scuole

martedì 13 novembre, 2012

TORINO, 13 NOVEMBRE 2012 - Le scuole di Torino continuano a subìre l'inevitabile impatto dei tagli sui fondi destinati all'istruzione pubblica. Il Comune ha preso la decisione di destinare il 65% in meno dei finanziamenti per l'acquisto di prodotti igienici e detersivi.

Le scuole di ogni grado presenti sul territorio del comune dovranno dunque adattarsi a pulire le aule ed i servizi meno frequentemente. Nicola Puttilli, preside della scuola elementare Mazzini e presidente dell'associazione Andis, che unisce i dirigenti scolastici, ha dichiarato ai giornalisti: <<Il Comune ha tagliato del 65 per cento il contributo che ogni anno stanziava per acquistare detersivi e altri prodotti. Ora ci tocca spiegare alle famiglie che le aule saranno pulite solo per un terzo dell’anno scolastico>>.

Puttilli ha anche sottolineato: <<Dai 5.200 euro che ci dava il Comune l’anno scorso, scenderà a 1.600. Ho sentito che i colleghi di altre scuole hanno ricevuto un taglio analogo. Così come in due anni c’è stata una riduzione del 30-40% delle risorse per le piccole manutenzioni>>. [MORE]

Mentre si discute sui crolli dei controsoffitti degli istutiti Luxemburg e Copernico, cresce la tensione per gli ulteriori tagli destinati alle scuole pubbliche. La situazione sembra essere ai limiti della sopportazione per gli studenti, i quali continuano a chiedere al Comune ed alla Regione di aumentare i fondi per la manutenzione delle scuole.

Per quanto riguarda la questione dei riscaldamenti, l'Assessore Provinciale all'Istruzione ha spiegato agli studenti: <<Soldi non ce ne sono, il governo ci ha tagliato 26 milioni. Il riscaldamento alle scuole sarà l’ultima cosa su cui risparmieremo, però il governo non ha risposto alla nostra provocazione>>.

E' stata bocciata la soluzione drastica di Saitta, che proponeva l'eventuale chiusura anticipata degli istituti per risparmiare sul riscaldamento, ma come ogni anno, gli studenti devono sperare che i termosifoni restino accesi durante il periodo invernale, senza avere alcuna risposta precisa su come verrà gestita la situazione.

Termosifoni a parte, gli studenti di Torino e provincia appoggiano il pm Guariniello, il quale prosegue le indagini sui crolli negli edifici, concentrandosi sul Romero di Rivoli, per il quale ha aggiunto l'accusa di omissione dolosa di cautele anti-infortunistiche ai reati contestati ai cinque indagati per il crollo del controsoffitto della scuola.

La Procura, intanto, continua ad esaminare l'amianto a Palazzo Nuovo, che potrebbe essere la causa della morte di due docenti. Anche in questo caso, la riduzione dei fondi giocherà un ruolo fondamentale nell'eventuale bonifica dell'edificio.

L'insieme delle situazioni che sono venute a crearsi incendiano la polemica sui fondi destinati all'istruzione pubblica e mettono gli studenti in condizione di protestare. Anche il più superfluo dei tagli, in questo momento, potrebbe scatenare le ire dei giovani, i quali, sanchi delle aule fredde, sporche e poco sicure, vedranno presto ridursi gli interventi di pulizia e non possono far altro che sperare quotidianamente nell'accensione dei termosifoni.

(Foto di Eva Frapiccini e Franziska Hauser, da contemporarytorinopiemonte.it)

Alessia Malachiti


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