Tripoli: in fiamme il Palazzo del Popolo. Possibile fuga di Muammar Gheddafi!
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Tripoli: in fiamme il Palazzo del Popolo. Possibile fuga di Muammar Gheddafi!

lunedì 21 febbraio, 2011

TRIPOLI - 21 FEBBRAI 2011- È di circa un'ora fa la notizia trapelata dalla Tv Al Jazeera la quale riferisce che questa mattina ci sarebbero state le prime defezioni tra le fila dell'esercito. A Tripoli alcuni soldati si sarebbero infatti uniti ai manifestanti dando alle fiamme il Palazzo del Popolo, uno dei principali edifici del Governo libico. Secondo alcune fonti giornalistiche presenti sulla scena, sono numerosissimi i vigili del fuoco che stanno tentando di estinguere il rogo. Parte dell'esercito libico si sta schierando dalla parte dei manifestanti a Bengasi e fonti vicine al regime sostengono che la città sia stata "liberata" grazie all'aiuto dei soldati. [MORE]Dopo che il rappresentante libico presso la Lega Araba, Abdel Moneim al-Honi ha rassegnato le dimissioni, dice di volersi «unire ai rivoltosi» e voler protestare contro la violenza contro i manifestanti in Libia: "Ho presentato le mie dimissioni per protestare contro gli atti di repressione e di violenza contro i manifestanti e mi unisco ai ranghi della rivoluzione". Intanto ci sono stati violenti scontri a Tripoli fra migliaia di manifestanti dell'opposizione e sostenitori del regime di Gheddafi con il lancio di lacrimogeni da parte della polizia. Obama segue molto preoccupato l'evolversi della situazione in Libia, e chiede ufficialmente tramite il portavoce del Dipartimento di stato Philip Crowley che sia posta fine ad ogni violenza contro i manifestanti pacifici. Malgrado gli avertimenti Saif al Islam, figlio del leader libico Muammar Gheddafi, nel discorso alla nazione dichiara che "gli scontri scoppiati in Libia sono frutto di un complotto straniero, che vuole distruggere l'unità del paese e instaurare una repubblica islamica. Distruggeremo i responsabili della rivolta, l’esercito avrà ora un ruolo cruciale nell'imporre la sicurezza perché sono in gioco l'unità e la stabilità della Libia. la Libia non è la Tunisia nè l'Egitto. Il nostro morale è più alto e il leader Muammar Gheddafi, qui a Tripoli, conduce la battaglia e noi lo sosterremo, come pure le nostre forze armate. Noi libereremo la Libia e combatteremo fino all'ultimo uomo, fino all'ultima donna e fino all'ultimo proiettile". In queste ore di caos in una Libia sull’orlo della guerra civile, il vero mistero è dove sia finito Gheddafi. Voci sempre più insistenti, ma ancora non del tutto confermate danno il leader libico Muammar Gheddafi in fuga. È quanto annuncia ora l'agenzia France Presse. Anche il diplomatico libico in Cina, Hussein Sadiq Al Mousrati, ha confermato questa voce affermando che il numero uno libico potrebbe aver già lasciato la Libia per il Venezuela. Circostanza  però immediatamente smentita dal figlio in tv. 


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