Trump: le e-mail della Clinton "sono state hackerate dalla Cina"
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Trump: le e-mail della Clinton "sono state hackerate dalla Cina"

mercoledì 29 agosto, 2018

WASHINGTON, 29 AGOSTO - “Le email di Hillary Clinton, molte delle quali costituiscono Informazioni riservate, sono state hackerate dalla Cina. La prossima mossa è meglio che sia dell'Fbi e del DOJ (Department of JUstice, ndr) o, dopo tutti i loro altri passi falsi (Comey, McCabe, Strzok, Page, Ohr, FISA, Dirty Dossier etc.), la loro credibilità sarà persa per sempre!". Questo il tweet pubblicato dal Presidente americano, Donald Trump, qualche ore fa. [MORE]

In un precedente tweet il Presidente aveva scritto: “Notizia appena uscita: “La Cina ha hackerato il server dell’e-mail privata di Hilary Clinton.” Sono sicuri che non sia stata la Russia (scherzo!)? Quali sono le probabilità che l’FBI e il DOJ abbiano sotto controllo questa cosa? Davvero, una notizia molto importante. Tante informazioni riservate!”

I tweet del Presidente si riferiscono alla notizia, rivelata ieri dalla Daily Caller News Foundation, che una società di proprietà governo cinese, situata nell’area di Washington, avrebbe violato il server di posta dell’abitazione privata di Hilary Clinton, nel periodo in cui era Segretario di Stato americano, per mezzo di un codice che permetteva di ritrasmettere agli hacker in tempo reale una copia di ogni messaggio.

Secondo la stampa vicina ai Repubblicani la vicenda sarebbe emersa in una audizione di Luglio della Commissione giudiziaria della Camera Usa. Stando al Daily Caller già a inizio 2015 la questione era nota all’Intelligence Community Inspector General, un organismo di controspionaggio, il quale avrebbe segnalato il fatto all’Fbi.

L’entourage della Clinton ha ricordato che non c’è nessuna prova che il fatto si sia realmente verificato, tuttavia secondo un esperto di cyber-sicurezza menzionato dal Daily Caller “un quattordicenne avrebbe potuto entrare nel server senza quasi lasciare traccia: una qualsiasi organizzazione sofisticata sarebbe potuta entrare e quindi ripulire le tracce” dopo essersi introdotta nel server.

A Pechino la portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha dichiarato: “Questa non è la prima volta che sentiamo accuse del genere. La Cina è una leale difenditrice della cybersecurity. Ci opponiamo fermamente e mettiamo in atto severi controlli su ogni forma di attacco via internet e il furto di segreti”.

La portavoce probabilmente si riferiva a quando Trump, nell’Aprile del 2017, aveva accusato la Cina di aver hackerato le e-mail dei funzionari democratici per interferire con le elezioni presidenziali del 2016.

Fonte immagine: liberoquotidiano.it

Fabio Di Paolo

 


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