Una "terra ritrovata" nei fondali dell'Oceano Indiano
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Una "terra ritrovata" nei fondali dell'Oceano Indiano

venerdì 1 marzo, 2013

OSLO (NORVEGIA), 1 MARZO 2013 - È ben risaputo che in fondo al mare, nei meandri più insiti e fitti, è possibile scovare di tutto, in maggioranza resti di imbarcazioni, fauna e flora marina del tutto sconosciuta all’uomo, e dopo la sensazionale scoperta realizzata da Trond Torsvik, dell’Università di Oslo, in collaborazione con team di ricercatori tedeschi ed inglesi, anche un continente.

Infatti dallo studio effettuato, negli abissi dell’Oceano Indiano nella zona delle Isole Reunion- Mauritius si nasconderebbe un antichissimo micro-continente, risalente a più di sessanta milioni di anni fa. Battezzato con il nome di “Mauritia”, vale a dire “terra ritrovata”, secondo le indagini è un frammento distaccatosi dalle placche continentali del Madagascar e India, durante il periodo della tettonica a zolle avvenuta quasi cento milioni di anni fa. [MORE]

Ora nascosto sotto masse di lava, presenta le stesse anomale caratteristiche gravitazionali presenti nella stessa Madagascar, e isole affini quali Seychelles e Maldive. Infatti secondo le analisi eseguite sulla crosta, vi sono tracce di zirconio risalente a più di due miliardi di anni fa, lo stesso minerale che fa da base insieme alla roccia baltica alle Mauritius.

I dati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Geoscience.

(fonte: http://www.inmeteo.net)

Rosalba Capasso
 


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