Una mandria di porci vale forse più della vita umana?
Fantasticherie del cuore Calabria

Una mandria di porci vale forse più della vita umana?

lunedì 10 luglio, 2017

Interessante dare uno sguardo al racconto di Matteo (8, 28 - 36): “Giunto all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio”.[MORE]

Il Messia dinnanzi alla decisione di salvare dei pluri-indemoniati o una mandria di porci sceglie senza esitazione l’uomo. Certo l’economia del luogo in quei tempi ne avrebbe subito un contraccolpo, fino al punto di scacciare Cristo da quel territorio per il danno fatto alla comunità pagana da lui visitata. Ma quale è il danno maggiore? Liberare un essere umano dalla violenza quotidiana che lo avrebbe portato presto alla morte o la breve perdita economica di un villaggio, tra l’altro recuperabile? Una mandria di porci vale forse più della vita di un uomo, sia esso cristiano o meno? Oggi in molte occasioni si assiste a delle premature scomparse di lavoratori, vittime spesso del mancato adeguamento alle nuove norme di sicurezza. In un Paese come il nostro possono morire oltre mille persone all’anno per incidenti sul lavoro?

La risposta è un no secco! Ma il mondo è attraversato da stragi del genere, specie nei luoghi dove il profitto non guarda in faccia a nessuno. La cattiva economia, al di là di ogni regola civile, ha purtroppo dalla sua parte la logica del paese visitato da Gesù. Il destino dei due indemoniati non importava di certo ad alcuno. Fu un errore per i gadarèni, abitanti della regione di Gadara, utilizzare una mandria di porci per salvare degli sventurati. Il pensiero cristiano si regge invece su valutazioni opposte, che sono il perno della civiltà più avanzata in ogni lembo del mondo. Prima la vita dell’uomo, poi ogni proficua e responsabile iniziativa in qualsiasi campo produttivo, senza mai perdere il rispetto primario del prossimo. Il profitto è necessario e va anche incentivato, ma non può maturare ed espandersi al di fuori di una stabile difesa della dignità singola e collettiva.

Uno dei motivi che spinge l’uomo odierno a nascondere i simboli principali della fede in Cristo, sta nell’eliminare tutto ciò che possa far emergere la debolezza di una società senza Dio. Un crocifisso è un ostacolo ad un materialismo privo di aspetti umanitari, se non a parole. La stessa sofferenza viene intesa come espressione della decadenza del singolo, non piuttosto prova di una verifica profonda, fisica e soprannaturale, di una persona. Quando si dice che il vangelo parli al cuore dei popoli di qualsivoglia razza e in qualunque tempo, s’intende che la sapienza delle sue parole non ha età, vale sempre. Il racconto oggi citato dovrebbe essere la stella polare di chi, credente o meno, abbia alla sua dipendenza gente che lavora. Guadagnare di meno, pur di salvare una vita umana o salvaguardare i diritti naturali di una comunità, permette di rafforzare l’essenza stessa della vita, con vantaggi diretti e indiretti a favore un progresso etico e civile di rinnovata qualità.

Egidio Chiarella

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