Vaccini, Zaia annuncia il ricorso: "Non in discussione i vaccini ma alcuni aspetti del decreto"
Salute Veneto

Vaccini, Zaia annuncia il ricorso: "Non in discussione i vaccini ma alcuni aspetti del decreto"

martedì 13 giugno, 2017

VENEZIA, 13 GIUGNO – Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, ha reso noto che la giunta regionale ha chiesto all'avvocatura di impugnare davanti alla Corte Costituzionale il decreto del Governo che introduce l'obbligo vaccinale, cioè rendere obbligatorie talune vaccinazioni nei confronti di patologie a rischio epidemico con l’obiettivo del raggiungimento della soglia di copertura vaccinale del 95%, nonché, prevedendo pesanti sanzioni per i trasgressori.[MORE]

L'impugnativa sarà pronta nelle prossime e riguarderà il decreto poiché "Non mettiamo assolutamente in discussione i vaccini ma alcuni aspetti del decreto", ha voluto sottolineare Zaia, e continuando "La nostra scelta non mette in dubbio l'importanza e l'utilità dei vaccini ma questo decreto va addirittura oltre l'obbligatorietà, con misure coercitive". Il governatore, divulgando la decisione della regione, tramite i social network, ha affermato che “In Veneto, unica regione d’Italia ad aver abolito 10 anni fa l’obbligo vaccinale, risultano vaccinati con il siero esavalente il 92,6% dei nati nel 2016”, e sottolineando che “Le performances documentate dall’anagrafe vaccinale informatizzata della Regione dimostrano che il modello veneto funziona. Un modello che vorremmo fosse replicato a livello nazionale, basato sull’informazione consapevole, e non su obblighi inapplicabili e su multe fino a 7500 euro (dove chi può pagare può anche non vaccinare)”.

La tesi di Zaia fa riferimento ad altri paesi, infatti nel suo comunicato è possibile leggere: “Del resto non siamo i soli ad aver sposato la libertà di scelta e la responsabilizzazione consapevole: in Europa ci sono 15 Paesi che non impongono l’obbligo vaccinale e in 14 paesi nei quali vige una strategia mista, che fa convivere vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni facoltative”, in netto contrasto con la politica nazionale in quanto “Il decreto, così come è stato formulato dal Governo, lede l’autonomia della Regione, monetizza l’obbligatorietà creando sperequazioni tra i cittadini e ignora il vincolo di stipulare prima una intesa con le Regioni per definire le modalità applicative e ripartire i costi del piano di vaccinazioni di massa”.

L'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, in accordo con Zaia, ha asserito: “Questo è un tema di cui parliamo da tempo, partendo dal presupposto che siamo favorevoli ai vaccini, ma con una politica di trasparenza e informazione del territorio, evitando le fake news su internet ed il sentito dire"

 

 

 

immagine da: miglioverde.eu

Caterina Apicella


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