Vangelo del giorno. Lunedì della quarta settimana di Pasqua
Parola e Fede Calabria

Vangelo del giorno. Lunedì della quarta settimana di Pasqua

lunedì 27 aprile, 2015

 Dal Vangelo secondo Giovanni
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.[MORE]

Nel libro del profeta Isaia vi sono due immagini. La prima del buon pastore e la seconda del cattivo pastore.
Come deve essere il buon pastore? deve essere: ricco di compassione e di pietà, di amore, di cura e attenzione dalla Parola sempre vera e imparziale, dal discernimento sul bene e sul male in perfetta sintonia con la volontà di Dio. Pronto a dare la sua vita perché nessun lupo le sbrani.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri» (Is 40,9-11).


A questa dolcissima immagine di amorevolezza infinita del Buon Pastore, si oppone quella triste, terrificante dei cattivi pastori, paragonati a cani muti incapaci di abbaiare.
Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi. Ma questi cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori che non capiscono nulla. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione (Is 56,8-11).
Anche oggi, ma io direi sempre, vi invito a pregare con fede per tutti i Pastori della Chiesa, per il Santo Padre, per i vescovi e tutti i sacerdoti. Prendersi cura della vita delle pecore, di ogni anima è qualcosa di molto delicato. Il sacerdote ogni giorno deve pregare per la sua comunità, ma la comunità deve pregare ogni giorno per il suo sacerdote.
Buona e santa giornata a tutti e che Gesù vi benedica.

Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it


Autore
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