Vangelo del giorno. Martedì della Quarta settimana di Pasqua
Parola e Fede Calabria

Vangelo del giorno. Martedì della Quarta settimana di Pasqua

martedì 28 aprile, 2015

 Dal Vangelo secondo Giovanni
Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».[MORE]

Ogni domanda che i Giudei pongono a Gesù non è per la loro conversione. Nelle sue risposte cercano qualche parola che possa servire come capo d’accusa per toglierlo di mezzo. Noi sappiamo che essi avevano già deciso di ucciderlo. E’ come ai nostri giorni: le lamentele o le accuse, i desideri di vedere una chiesa così e così non nascono da un reale desiderio di conversione o avvicinamento alla Chiesa. Molte volte nascono per coprire e giustificare un peccato personale. A fare bella la Chiesa devono essere gli uomini, dobbiamo essere tutti noi, nessuno escluso.


Queste discussioni, molte volte sono delle vere e proprie trappole.
Gesù però deve rispondere. Lo fa rinviando alle sue opere. Chi è di cuore puro, di animo sereno, chi cerca veramente la verità la può trovare nelle opere da lui compiute. Sono queste che attestano per Lui. L’opera è visibile e non si può negare.


Le accuse che a volte ci vengono mosse, devono far sorgere in noi due certezze: i nostri gesti, le nostre parole e le nostre azioni sono la visibilità della nostra fede. La seconda certezza, queste provocazioni, ci devono sempre mettere in discussione. Lì dove c’è verità, ravvederci e metterci sulla retta via, lì dove c’è solo calunnia, essere forti e continuare il cammino.
Buona e santa giornata a tutti e che Dio vi benedica

Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it


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