Vangelo del giorno. Martedì della terza settimana di Pasqua
Parola e Fede Calabria

Vangelo del giorno. Martedì della terza settimana di Pasqua

martedì 21 aprile, 2015

 Dal Vangelo secondo Giovanni
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! [MORE]


Nel Vangelo di oggi la gente chiede a Gesù un segno per credere in lui. Mosè lo ha dato: la manna che pioveva tutti i giorni dal cielo. E tu Gesù quale segno ci dai?
E Gesù risponde: “io vi darò il pane vero” Quello di Mosè serviva solo per nutrire il corpo. Essendo però un prodigio quotidiano avrebbe dovuto rafforzare la fede nel Dio Salvatore e Liberatore, invece ben presto si è trasformato in una abitudine, come tutte le cose sante di Dio date in modo stabile e perenne. Forse noi non abbiamo trasformato in abitudine la stessa Eucaristia, l’avere un Presbitero in ogni comunità, gli altri sacramenti, la celebrazione di altre ritualità? L’abitudine oscura il valore del dono di Dio e lo rende una cosa della terra, un fatto umano. È questo il nostro più grande peccato. Le cose del Cielo vanno vissute sempre come se fosse la prima volta. Trasformarle in abitudine è svilirle e profanarle.


Gesù annunzia se stesso come il pane vivo disceso dal Cielo. È Lui il vero pane della vita, non solo per i Giudei, ma per il mondo. Anche questa è differenza sostanziale tra Mosè e Gesù. La manna era solo per i figli di Israele, per nutrire il loro corpo. Gesù è il pane vivo che discende dal Cielo per dare la vita ad ogni uomo. Questo significa che chi vuole la vita deve accogliere Lui, ricevere Lui, mangiare Lui, nutrirsi di Lui.
L’augurio che faccio a me e a voi è di scegliere tutti i giorni Gesù in ogni cosa che facciamo. Ma di accostarci a Gesù non con l’abitudine ma con un entusiasmo ogni volta nuovo, vivo .


Buona e santa giornata a tutti.


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