Vangelo del giorno. Terza Domenica di Pasqua
Chiesa e Società Calabria

Vangelo del giorno. Terza Domenica di Pasqua

sabato 18 aprile, 2015

 Dal Vangelo secondo Luca
i due discepoli che erano tornati da Emmaus narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. [MORE]

Nella Scrittura a volte si parla di Dio che prende cibo assieme ai suoi amici. Per esempio Abramo invita i suoi tre misteriosi ospiti nella sua tenda e prepara per essi un banchetto. Noi sappiamo però che Dio è purissimo spirito. Se è spirito non mangia e non beve, così anche l’Angelo che è spirito senza corpo di carne, non mangia e non beve. Appare che essi mangiano, in realtà non mangiano.
L’apparenza, però non è finzione. Tutto ciò che l’occhio umano vede è vero. Questa legge vale anche per Gesù dopo la sua risurrezione. Lui è puro spirito. Prende cibo per attestare ai suoi discepoli la realtà della sua presenza. Gesù vuole rassicurare i suoi. Lui è veramente Lui. La sua presenza è vera presenza, è ora il Risorto.
Come è possibile, però tutto questo? Tutto ciò che viene dallo Spirito Santo non può essere compreso da mente umana. È frutto di mente divina. Possiamo noi comprendere la mente divina? Che forse sulla terra vi è un solo uomo in grado di conoscere il perché, il fine del più minuscolo insetto creato dal Signore nel suo stupendo universo? C’è forse qualcuno con la capacità di oltrepassare il muro della materia e scoprire perché essa si manifesta in molte forme e in diverse modalità, alcune animate e altre inanimate? Se poi si vuole affrontare il mistero uomo, tutto diviene arcano, impenetrabile, enigmatico. Il “buio” qui regna sovrano.
L’uomo stolto, poiché ormai conosce qualche formula matematica, pensa che tutto sia spiegabile, tutto comprensibile, tutto a portata di mano.
Anche i discepoli di Gesù conoscono frammenti di Parola di Dio come noi conosciamo frammenti di Vangelo. Con questi frammenti e per di più letti esclusivamente con mente umana, nulla possono conoscere del mistero di Cristo, che va infinitamente oltre la Scrittura, oltre lo stesso tempo, perché coinvolge tutta l’eternità, prima del tempo, nel tempo, e dopo il tempo. Viene Gesù e apre loro la mente per comprendere le Scritture. Dona loro lo Spirito Santo perché escano dal frammento della loro scienza falsa ed entrino nella pienezza della conoscenza. Lo Spirito del Signore non completa in un attimo la sua illuminazione, il dono della comprensione.

Qual è l’insegnamento per noi? Dobbiamo quotidianamente crescere nella conoscenza di Gesù e questo è possibile solo sotto l’ombra dello Spirito Santo di Dio. Se noi cresciamo possiamo aiutare gli altri a crescere. Se noi conosciamo possiamo aiutare gli altri a conoscere. Come Gesù si è mostrato vivo e risorto, così il cristiano deve mostrarsi vivo e risorto in Cristo ad ogni uomo. E’ la mia fede e la mia testimonianza che genera la fede nei cuori degli altri. Per dirla semplicemente: gli altri non vedono Gesù, vedono me, vedono voi che giorno per giorno portiamo Gesù. Quale Gesù portiamo noi? Un Gesù che ama o un Gesù che odia? Un Gesù vendicativo o un Gesù che perdona? Oggi più che mai abbiamo bisogno di cristiani risorti che parlano e agiscono da risorti. Non cristiani abituati che fanno ogni cosa per abitudine. L’augurio per me e per voi tutti: Sconvolgete il mondo con la vostra fede.

Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it


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