Allarme mare torbido nel vibonese: operatori turistici rassegnati e fuga di bagnanti
Societa' Calabria

Allarme mare torbido nel vibonese: operatori turistici rassegnati e fuga di bagnanti

mercoledì 22 luglio, 2015

 VIBO VALENTIA, 22 LUGLIO 2015 - Nel Vibonese, e non solo, si comincia a parlare di “emergenza mare sporco”. Gli operatori turistici hanno riscontrato la situazione più critica a Nicotera Marina e hanno lanciato un drammatico allarme.[MORE]

La rassegnazione ad una simile emergenza si legge nello sfogo di uno di loro: “Per me – dice l’operatore - la stagione balneare, il mio lavoro, i miei introiti, è finito tutto ieri. E’ il 20 Luglio, il mare è quello che è, i bagnati scappano via». Il problema sostanziale è il mare decisamente non fruibile, che più che un problema si presenta agli occhi di turisti e residenti come una situazione emergenziale con conseguenze che impattano sull’aspetto sanitario, oltre che economico. Il mare, sconfinata risorsa per cui la Calabria non dovrebbe aver rivali, diviene così un’emergenza che spaventa quel potenziale di turismo che la regione potrebbe attirare.

I lavoratori, il cui unico introito è l’attività sul lungomare, raccontano come la giornata di domenica sia stata connotata da frequenti episodi di persone che arrivavano in spiaggia, talvolta fittavano ombrellone e sdraio per poi andar via poco dopo, una volta notato il lago melmoso davanti a loro. Il sindaco di Nicotera Franco Pagano, dal canto suo, ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per “Disastro ambientale”: "Forte è il sospetto che il colore assunto dalle acque del mare sabato scorso sia da ricondurre all’azione dell’uomo, mediante sversamento di liquidi insalubri. Da più parti è stato segnalato che questo accadimento avesse origine dalla foce del fiume Mesima e dal territorio ricadente nel Comune di Joppolo".

Stando ad alcune indiscrezioni, pare che in settimana Forza Italia presenterà sull’argomento un’interrogazione al Governo. Analogo problema a Santa Maria di Ricadi. Qui, nell’arco di tre giorni, a partire da venerdì scorso, i villeggianti non hanno potuto praticamente fare il bagno perché l’acqua era torbida. A Tropea, invece, difende con orgoglio le acque cristalline il sindaco della “Perla del Tirreno", Giuseppe Rodolico, che nell’ultimo consiglio comunale ha affermato che le analisi effettuate, nonché i controlli di rito, hanno rivelato che le acque del mare tropeano sono idonee sotto tutti i punti di vista. Anche a Pizzo la condizione delle acque risulta ottimale. A testimoniarlo, oltre agli esiti negativi degli esami effettuati dall’Arpacal, i tantissimi di turisti che in questi giorni stanno letteralmente prendendo d’assalto le spiagge del posto.

 

Luna Isabella

(foto da scoprilacalabria.com)


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