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Calcio, Italia e Argentina in visita da Papa Francesco: «siate sempre uomini portatori di umanità»

Giovanni Maria Elia
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Calcio, Italia e Argentina in visita da Papa Francesco: «siate sempre uomini portatori di umanità»
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ROMA, 13 AGOSTO 2013 - In suo onore è stata concepita, presso lo Stadio Olimpico di Roma, la partita amichevole di domani sera tra Italia e Argentina. Così questa mattina Papa Francesco, che di calcio è un grande appassionato, ha ricevuto in udienza, presso la Sala Clementina del Palazzo Apostolico, le delegazioni delle due squadre di calcio.[MORE]

Il piacevole incontro è durato poco meno di mezz’ora ma le importanti parole rivolte dal Pontefice ai giocatori presenti hanno sicuramente lasciato il segno, anche grazie alla sua inconfondibile simpatia: «Cari amici, queridos amigos, facciamo metà in italiano e metà in spagnolo – ha esordito il Santo Padre – veramente sarà difficile per me fare il tifo ma per fortuna è un amichevole e mi raccomando che sia veramente così».

Poi Papa Francesco ha richiamato i calciatori presenti alla responsabilità quotidiana evitando di lasciarsi trascinare dall’esasperazione del successo: «prima di essere campioni, siete uomini, persone umane, con i vostri pregi e i vostri difetti, con il vostro cuore e le vostre idee, le vostre aspirazioni e i vostri problemi. E allora – ha continuato il Santo Padre – anche se siete dei personaggi, rimanete sempre uomini nello sport e nella vita. Uomini portatori di umanità».

Il Pontefice si è rivolto successivamente ai dirigenti presenti ricordando la pari responsabilità che anche loro possiedono all’interno del grande business che oramai rappresenta il mondo del calcio: «ai dirigenti dico non fate perdere il carattere sportivo al calcio business. Lavorate – ha sottolineato – perché anche il calcio sia sport senza discriminazione. Questo atteggiamento garantisce le famiglie allo stadio e scoraggia la violenza».

Infine, a tutti i presenti Papa Francesco ha rivolto loro un ulteriore raccomandazione: «mi raccomando pregate per me, perché possa giocare anch’io, nel campo in cui Dio mi ha posto, una partita onesta e coraggiosa per il bene di tutti».

Visibilmente emozionati i giocatori, a conclusione dell’udienza, hanno salutato il Pontefice regalandogli magliette e altri oggetti. Regalo particolarmente gradito al Santo Padre è stato ricevere la tessera da socio della sua dichiarata squadra del cuore, ovvero l’Atletico San Lorenzo, importante squadra di Buenos Aires.

(Immagine da repubblica.it)

Giovanni Maria Elia

 


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Scritto da Giovanni Maria Elia

Giornalista di InfoOggi

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