Cattivissimo me 2, moglie e minions dei paesi tuoi
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Cattivissimo me 2, moglie e minions dei paesi tuoi

martedì 22 ottobre, 2013

CATTIVISSIMO ME 2 DI PIERRE COFFIN E CHRIS RENAUD, LA RECENSIONE. Con i minions raddoppiati, in versione viola da cattivi, l'Illumination Entertainment prepara il campo dello spin-off dedicato ai simpatici personaggi, mentre un Gru addomesticato da spy-comedy cerca moglie e cattivi. [MORE]

Un po' amara, la vita del cattivo, quando diventa troppo dolce: ora Gru, ex malvagio incallito, ha fatto del proprio laboratorio segreto una fabbrica di marmellata, oltre ad essere un mieloso padre (adottivo) di famiglia. Le tre danno un po' di filo da torcere, in particolare la maggiore con la prima cotta (per il figlio di un presunto criminale) e la piccolina con l'intenso desiderio di una madre. Mentre vicine moleste provano a piazzare le proprie amiche freak cuori solitari a Gru, per completarne la metamorfosi in uomo domestico, una vivace, super-accessiorata e pasticciona agente smilza, Lucy, coinvolge il già cattivissimo nella ricerca del malvivente che ha rubato un siero... in grado di attivare la metamorfosi contraria: rende brutti, sporchi e cattivi. Sospettato un untuoso venditore di tacos dal fascino di un Banderas sovrappeso e coi mustacchi.

Torna l'Illumination Entertainment di Chris Meledandri, in versione più entertainment che illumination. Rispetto al primo film, questo secondo capitolo - che vede ancora Pierre Coffin e Chris Renaud dietro la macchina da presa - rinuncia sia a gettar luce sui dissidi di Gru che ai tormentosi twist buono\cattivo, salvo quelli procurati con spettacolosa subitaneità dal siero, per puntare tout court ad un piacevole intruglio laboratoriale di azione, commedia, amore ed altre innocenti evasioni. Come in un frullato, si sentono anche i pezzi fruttati - ossia gag piuttosto disancorate dal corpo fluido della storia: in particolare quelle dei bravi bravacci simil-bananoidi dei minions, non a caso destinati ad uno spin-off e qui raddoppiati in versione alter-ego antagonisti: se son viole fioriranno.

Non sorprende, quindi, che tra le tagline pubblicitarie a livello internazionale spiccasse More minions, more despicable. La chiave di lettura è probabilmente questa: il film vive già in proiezione side project, in vista della realizzazione di un'opera dedicata esclusivamente agli irresistibili esserini gialli, ma il sapore è ancora uniformemente quello di un usa e getta di qualità, dal flavour dei personaggi più che dalla storia.

DAI MINIONS ALLE MINCHIATE - Era dunque indispensabile che il doppiaggio italiano fosse all'altezza di quello originale, orfano di Al Pacino, destinato a doppiare Gru prima dello split con la produzione: Max Giusti con l'ugola rollercoaster, tra gli acuti della spia in evoluzioni acrobatiche ed i bassi del padre caritatevole; Arisa presta la voce ad una Lucy tutti scatti sgraziatamente conquistatori; Neri Marcorè villain ispanico - con poco ed inefficace spazio, ma questa è colpa dello script. Certo è che, a dispetto di quanto millantato con sicumera da qualche critico cinematografico nel programma notturno di Marzullo, parlare di "buonismo familistico" per un film d'animazione come Cattivissimo me 2 significa sostanzialmente ricamare la sociologia cinematografica su una buccia di banana. Il film scivola su una carrellata di avventure para-familiari, con tanto di festicciola da teen movie nel covo del cattivo, puntando decisamente sul registro da spy-comedy e lasciando negli occhi per lo più lo sguardo sognante della piccola Agnes, che senza colpo ferire recita poesie ad una madre che non c'è, e quello triste del giovane Gru, allorchè ricorda la propria imbranataggine infantile nell'offrire un fiore alla prima, freddissima fiamma.

Una combo, dunque, tra una moglie per papà e fantaspionaggio per famiglie alla Spy kids. Benchè alla piccola vada trovata la madre ed al padre la moglie, Cattivissimo me 2 non trapassa alla facile psicologia del superamento del trauma dell'assenza bla bla bla: altro non è che la ricerca di un colorato graal, comunque una spanna al di sopra della retorica degli affetti, per la coerenza d'esiti frizzanti e spiritosi. E va bene così: non voglio mica la luna. 

USCITA CINEMA: 10/10/2013
GENERE: Animazione, Commedia, Family
REGIA: Pierre Coffin, Chris Renaud
SCENEGGIATURA: Ken Daurio, Cinco Paul
ATTORI: Steve Carell, Kristen Wiig, Max Giusti, Arisa, Russell Brand, Neri Marcorè, Benjamin Bratt, Steve Coogan, Ken Jeong
MONTAGGIO: Gregory Perler
PRODUZIONE: Illumination Entertainment
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA 2013
DURATA: 98 Min
FORMATO: Colore


Antonio Maiorino
Critico cinematografico e d'arte
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