Come amare il prossimo oggi?
Parola e Fede Calabria

Come amare il prossimo oggi?

lunedì 30 giugno, 2014

Spesso contestualizzare il Vangelo può sembrarci difficle. I tempi cambiano e con essi i modi di operare e i problemi che ci affliggono. Massimo si chiede come amare l'altro, come fare la carità con l'attuale crisi. Risponde alla sua domanda il sacerdote don Voncenzo Moniaci.

D. Oggi viviamo condizioni socioeconomiche particolari. Come posso io in questo contesto amare l'altro? Massimo da Napoli.

R. Carissimo, nel vangelo Gesù traccia la via della solidarietà, che tutti possono vivere e praticare. Bisogna crederlo e voler seguire questa via. La tua domanda si ripete dopo duemila anni, è la stessa che pose un uomo a Gesù un giorno, appunto su in che modo amare l’altro, come dici Tu, e che Gesù chiama prossimo. Quel tale avvertiva il tuo stesso desiderio, e chiese a Cristo: Chi è il mio prossimo? O diresti tu: Come amare l’altro che vive attorno a me? La risposta la troverai leggendo la parabola del samaritano (Luca 10, 25-37). Alla fine Gesù dona la risposta “Va e anche tu fa lo stesso” (Lc 10,37).[MORE]

Nel Vangelo di Matteo Gesù nel “Discorso della montagna” (Mt 5-8) traccia la modalità di come amare l’altro secondo Dio. Il nucleo del discorso si può racchiudere nella Regola d’Oro: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti” (Mt 7,12).
Sempre nel vangelo di Matteo, al Capitolo 26, Gesù nel discorso sugli ultimi tempi insegna che noi saremo giudicati sull’amore o carità che avremo avuto verso, come dici tu, l’altro, o il mio prossimo, o il mio fratello che vive accanto a me.

In questo insegnamento Gesù s’impersona nell’altro, e in ogni uomo che è nel bisogno, che ha fame, sete, è nudo, è malato, è profugo, è carcerato. La Chiesa poi ha raccolto questi insegnamenti e li insegna come dottrina cristiana riassumendoli nelle opere di misericordia spirituale e materiale, che potrai approfondire leggendo il Catechismo della chiesa Cattolica (CCC dal n. 2447 in poi).

Questo viene chiesto a tutti e a ciascuno in relazione alle proprie capacità e possibilità. Molte situazioni poi si possono risolvere mettendosi insieme, ecco il valore della comunità cristiana. Inoltre quando non è possibile farlo in modo diretto, si può aiutare l’altro in modo indiretto, facendoci mediatori presso chi può dare quell’aiuto concreto.

L’aiuto può essere anche indiretto nel senso che non necessariamente devi dare la soluzione al bisogno che l’altro ha, ma puoi metterlo nelle condizioni che provveda da solo a trovare il necessario.

Don Vincenzo Moniaci
Teologo

(Fonte Foto: laporta.altervista.org)

 

Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.


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