Come ci si comporta in caso di avvelenamento
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Come ci si comporta in caso di avvelenamento

venerdì 24 giugno, 2011

 L’estate è indubbiamente la stagione preferita. Come cantava Max Pezzali “con tutte queste curve che si ripropongono”. L’esposizione della pelle diventa facile bersaglio per insetti di ogni tipo e l’uomo cerca di fronteggiare questi animaletti in svariati modi.[MORE]

Tra i più usati, insetticidi di varia natura, repellenti dall’odore intenso, la cui efficacia è tutta da dimostrare, e poi appunto gli insetticidi, con i quali è bene prestare molta attenzione. I nosocomi, specie in estate, registrano un aumento di richieste di soccorso da persone con casi di avvelenamento da topicidi e antiparassitari. I ricoverati sono per lo più di sesso maschile e adulti. Pochi i casi che riguardano i bambini.


Ma cosa e come fare se si rimane vittima di avvelenamento? Avvelenamento da antiparassitari. Esistono due tipi di avvelenamento: da contatto o da ingestione. Per prima cosa, in entrambi i casi, è necessario chiamare il medico o portare la vittima al più vicino pronto soccorso, meglio se si porta assieme un campione del veleno, in modo da dare al medico maggiori informazioni possibili. Tutto ciò se si è nella possibilità di raggiungere un posto di primo soccorso.


E in caso contrario? Innanzitutto mantenere la calma e procurarsi una fiala di aropina, che comunque deve essere somministrata dal medico, allertato nel frattempo dell’emergenza. Il paziente deve avere la respirazione attiva. In caso contrario, se necessario, riattivarla acneh con la respirazione bocca a bocca.
Ben diverso è il caso in cui l’avvelenamento è per contatto; basta lavare la zona contaminata con acqua e bicarbonato.  I topicidi, in base alla loro componente principale, si dividono in quelli a base di fosfuro di zinco e quelli a base di arsenico, stricnina e anticoagulanti. Di questi si riscontrano avvelenamenti per ingestione della sostanza.


In entrambi i casi, bisogna provocare il vomito e chiamare urgentemente il medico. I topicidi a base di fosfuro di zinco rivleano la tossicità con molto ritardo perciò l’intossicazione è particolarmente grave. Non lasciarsi illudere da eventuali miglioramenti del paziente, poiché non sono né significativi, né veritieri.


Se l’avvelenamento avviene con sostanze a base di arsenico, stricnina e anticoagulanti, fare assumere al paziente il carbone medicinale, meglio se mescolata a magnesia calcinata e tannino, e portarlo successivamente in ospedale.


In ogni caso, maneggiare tali prodotti con estrema cautela e prudenza e mai essere sicuri di ciò che si fa. Prudenza sempre.
 

Giovanni Dimita


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