Expo, Renzi alla Coldiretti: "Nel 2016 via Imu e Irap agricola". "Non credete ai rosiconi"
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Expo, Renzi alla Coldiretti: "Nel 2016 via Imu e Irap agricola". "Non credete ai rosiconi"

martedì 15 settembre, 2015

MILANO, 15 SETTEMBRE 2015 - "Il prossimo anno l'Imu agricola sarà cancellata: dal primo gennaio 2016 non si pagherà più. E anche sull'Irap agricola avete ragione: dal prossimo anno non si pagherà più. Abbiamo trovato le coperture ieri, sarà in legge di stabilità". Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi all'assemblea di Coldiretti a Milano all'Expo. [MORE]

Accolto dagli applausi e dalle bandiere dei circa 30mila agricoltori presenti e dal grido “No Imu, No imu” Renzi ha poi confermato che nella legge di stabilità 2016 sarà contenuta la cancellazione della Tasi sulla prima casa. Ma, precisa scherzando, “sarà un'operazione paro, paro. Ormai parlo in romano” e dunque ai Comuni andranno i 3,5 miliardi che vale la tassa e non dovranno pagare per i mancati introiti come era avvenuto l'ultima volta che la tassa era stata eliminata.

Sul tema è intervenuto anche il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, presente all'Expo insieme al premier e ha confermato quanto già annunciato da Renzi: “Si va verso il taglio di 1 miliardo di euro di tasse per il mondo agricolo tra eliminazione di IMU e IRAP agricola. Un impegno senza precedenti per il sostegno al reddito degli agricoltori italiani, per favorire gli investimenti e l'occupazione”.

Contro gufi e rosiconi. Dal palco dell'assemblea nazionale dell'Associazione degli agricoltori, Renzi ha parlato di questo settore come "qualcosa che riguarda tutti a prescindere dalla forza politica". Il mondo dell'agricoltura, ha sottolineato il presidente del Consiglio “non è il passato ma il futuro dell'Italia”, paragonandolo al caso dei cuochi, venti anni fa considerati una professione di serie b e adesso, invece, apprezzati in tutto il mondo.

Per questo è tornato ancora una volta a scagliarsi contro “gli uccelli di sventura”: "Non credete ai rosiconi perché nel mondo c'è fame di Italia, ci sono 800 milioni di nuovi consumatori e per loro l'Italia è la qualità del nostro cibo", ha spiegato il premier, convinto che l'Italia sia “il Paese leader mondiale per fascino e suggestione e qualità dei prodotti”. "Essere una forza amica vuol dire smettere di sputare addosso alla nostra Italia" ha concluso Renzi, prendendo spunto dallo slogan della Coldiretti ("la forza amica del paese"). “Possiamo parlare male del governo ma dobbiamo voler bene all'Italia", ha concluso Renzi.

Caporalato. Nel suo discorso il premier non ha dimenticato di parlare di un tema importante come la lotta al caporalato. "Sul caporalato non possiamo stare a guardare ha detto il premier -  vorremmo evitare un decreto legge, ma se sarà necessario lo faremo". Il premier ha poi preso spunto dal fenomeno del caporalato per mettere in luce, ancora una volta, le contraddizioni di un'Europa a due misure.

"Sul caporalato ci prendiamo un impegno, ma sono d'accordo con Moncalvo quando dice occhio al caporalato bianco di alcuni Paesi Europei. L'Europa - ha chiarito Renzi - è una casa comune con regole e norme uguali per tutti, perché quella che ci fa le pulci sul bilancio e contemporaneamente chiude gli occhi di fronte ai bambini che muoiono nelle stive nel Mediterraneo non è quella creata dai nostri padri fondatori.

Tiziano Rugi


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