Fitch  declassa rating dell'Italia AA- ad A+
Economia Lombardia

Fitch declassa rating dell'Italia AA- ad A+

venerdì 7 ottobre, 2011

MILANO, 07 OTTOBRE 2011- Così anche l'agenzia di rating Fitch, si allinea alle sue "sorelle" e annuncia di avere proceduto a tagliare il rating sul debito dell'Italia da AA- ad A+, con un outlook negativo. Come si legge in una nota dell'agenzia che spiega le motivazioni, "il taglio riflette l'aggravarsi della crisi dell'Eurozona con un notevole choc economico e finanziario che ha indebolito il profilo del rischio sovrano dell'Italia". [MORE]

Fitch sottolinea di avere già in altre occasioni indicato come a livello europeo "una soluzione credibile e generale della crisi sia tecnicamente e politicamente complessa e richieda molto tempo per essere applicata così da guadagnare la fiducia degli investitori".

In riferimento all'Italia, secondo quanto si legge nella nota, "l'alto livello di debito pubblico e le esigenze di finanziamento del debito, assieme a un basso livello di crescita potenziale rendono l'Italia particolarmente vulnerabile a choc esterni".

Per Fitch "la recente manovra di bilancio ha rafforzato in modo sostanziale lo sforzo di consolidamento fiscale. Tuttavia, l'iniziale risposta esitante del governo al rischio di contagio ha eroso la fiducia del mercato nella sua capacità di condurre in modo efficace l'Italia attraverso la crisi dell'Eurozona".

Continua la nota, "il profilo di credito sovrano dell'Italia resta relativamente forte, sostenuto da una posizione di bilancio più favorevole rispetto a molti paesi europei o con altro rating. L'Italia è solvente nel debito sovrano e come nazione e potrebbe contare sul sostegno della Bce e dell'Efsf e dell'Fmi per impedire una crisi di liquidità".

Secondo gli analisti di Fitch il governo italiano riuscirà a rispettare nel 2011 gli obiettivi di un deficit pari al 3,9% del Pil con un surplus primario vicino all'1%, nel quadro di un aggiustamento fiscale che, come evidenzia la nota "è raggiungibile anche per via dei benefici ottenuti con la riforma previdenziale. Inoltre, l'indebitamento del settore privato è modesto e il debito estero non è eccessivo".

Come specifica il capo analista David Riley, "Una maggiore enfasi su una riforma fiscale strutturale rafforzerebbe la fiducia sul raggiungimento di un ampio surplus di bilancio per molti anni, oltre ad accrescere la produttività e il potenziale di crescita dell'economia italiana. Fra i punti di forza dell'Italia rispetto ad altri paesi con alto rating è stato il solido sistema bancario che non è esposto in modo eccessivo sul fronte dell'indebitamento interno o nei paesi colpiti dalla crisi come Grecia, Irlanda e Portogallo".

Comunque sia, Fitch ci tiene a precisare che, "le banche devono aumentare la loro capitalizzazione per portarsi in linea con le regole di Basilea III e la concorrenza internazionale".

Infine, ciò che preoccupa l'agenzia di rating, "sono le possibili conseguenze sul settore bancario di un circolo vizioso" legato a una crisi sul fronte dei titoli di stato italiani. Eppure,l'Italia ha fondamentali in linea con un rating alto", purché "si esca dalla attuale crisi di fiducia rispettando gli obiettivi di bilancio e facendo progressi sul fronte delle riforme necessarie".

Oltre all'Italia, Fitch ha tagliato anche il rating della Spagna che passa da 'AA+' ad 'AA-'. L'outlook è negativo. Confermato il rating del Portogallo, BBB-, con creditwatch negativo.

Rosy Merola


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